Siena, Forza Italia contro la Bce: "Non vuole il marchio Mps"

La sede di partito locale critica Letta e Giani: "Come vogliono difendere il territorio?". L’idea di una direzione territoriale a Siena e della Fondazione polo culturale

Andrea Orcel, ad di Unicredit

Andrea Orcel, ad di Unicredit

Siena, 23 agosto 2021 - "È veramente incredibile quello che si sta delineando all’orizzonte per la Banca della nostra comunità. Non solo è stato distrutto uno dei patrimoni pubblici più rilevanti ma addirittura ora si vuole cancellare una storia che appartiene al nostro territorio ed alla nostra civiltà. L’Europa, tramite la Bce, afferma che non si debba mantenere il marchio Mps e qualche sciagurato analista arriva ad attribuire la colpa dei disastri perpetrati sulla nostra Banca ai dipendenti".

Il coordinamento senese di Forza Italia interviene sulla trattativa tra Ministero dell’Economia e UniCredit per la quota di maggioranza del Monte dei Paschi e attacca il Pd. "Con quale coraggio Letta si aggira (fortunatamente in modo sporadico) - è scritto nella nota di FI - per il territorio della nostra provincia per la campagna delle suppletive? Lui, lo ricordiamo con forza, rappresenta quella parte politica che ha la responsabilità storica e materiale del punto al quale è stata portata la nostra Banca. E dove è oggi il presidente della Regione Giani che a pieni polmoni ha più volte dichiarato di voler difendere gli interessi del nostro territorio in termini di mantenimento del marchio, di tutela dei lavoratori e di salvaguardia degli interessi economici della regione?".

Mentre la politica litiga, la due diligence degli analisti di UniCredit nella data room di Mps continua a spron battuto. Sul futuro del marchio, i freni della Bce sono soprattutto su una banca autonoma, che non sarebbe tale se entrerebbe le gruppo UniCredit con il titolo Mps fuori dal listino di Piazza Affari. I nodi sono anche altri, a cominciare dalle garanzie per Siena. Resta in piedi l’ipotesi che la città sia sede della direzione territoriale commerciale del centro sud Italia e quartier generale di rami d’azienda, come la banca on line Widiba. L’altra idea, ma parallela e non alternativa, è far diventare la Fondazione Mps regista della gestione artistica e culturale del nuovo gruppo bancario. Nell’accordo da 150 milioni di euro che ha evitato le cause legali, c’è già una postilla sulla possibilità di utilizzare il ricco patrimonio artistico del Monte dei Paschi, per mostre ed eventi. Visto che UniCredit, alla vigilia dell’avvio delle trattativa, ha bloccato la vendita dei suoi tesori d’arte, potrebbe girare a Siena la valorizzazione delle sue opere.