"Violenza su disabile" Cinque anni di processo, la querela non è valida ’Non si deve procedere’

Ex dipendente comunale, pensionato ed ex insegnante erano stati arrestati

"Violenza su disabile"  Cinque anni di processo,  la querela non è valida   ’Non si deve procedere’

"Violenza su disabile" Cinque anni di processo, la querela non è valida ’Non si deve procedere’

di Laura Valdesi

SIENA

Presunta violenza su una disabile, che sarebbe stata ’comprata’ con doni e denaro: colpo di scena. Dopo quattro anni e mezzo di udienza (anche se va considerato il periodo della pandemia) ieri pomeriggio alle 17 la sentenza, fino alle 15 avevano parlato le difese. "Non doversi procedere", così ha deciso il collegio presieduto da Simone Spina, per la mancanza di valida proposizione della querela. Il processo, sembra di capire ma le motivazioni del verdetto arriveranno fra 90 giorni, non doveva neppure iniziare mancando la condizione di procedibilità. Finisce dunque l’odissea giudiziaria per i tre imputati – un pensionato, una ex insegnante ed un ex dipendente comunale residenti in Valdichiana che erano stati arrestati – per i quali il 4 maggio scorso la procura aveva chiesto la condanna a 7 anni e mezzo per il primo, 6 anni per gli altri due. "Le difese sin dall’inizio, all’udienza preliminare, avevano sollevato l’eccezione relativa alla validità della querela ma si è andati avanti lo stesso. L’abbiamo riproposta successivamente anche al precedente collegio e all’attuale. E’ stata disposta allora una perizia per comprendere se la giovane fosse capace di presentare querela, di autodeterminarsi al riguardo", osserva l’avvocato Alessia Arcangeli che difendeva l’ex dipendente comunale. Chiamato in causa, insieme ad un pensionato (assistito dall’avvocato Daniele Federici) e ad un ex insegnante, per i presunti atti sessuali con la giovane ritenuta particolarmente vulnerabile e assistita, nell’ultima fase del processo, dall’avvocato Silvia Pellegrini.

Il procedimento era iniziato nel 2016, a gennaio 2017 scattarono gli arresti che fecero clamore vista la delicatezza della vicenda. Si parlava di baci e toccamenti che la giovane sarebbe stata spinta a compiere dietro piccoli doni e somme di denaro. Già nella prima udienza, l’unica a porte aperte, il 15 novembre 2018, l’avvocato Emanuele Felici che difendeva l’ex insegnante aveva puntato sulla validità della querela.