
Dopo San Gimignano, Pienza, Piazza dei Miracoli, la Val d’Orcia, le Ville Medicee e i centri storici di Firenze e Siena, l’ottava meraviglia della Toscana potrebbe essere il Chianti Classico. Anzi, il ’Sistema delle Ville-Fattoria nel Chianti Classico’, il cui inserimento ufficiale nella ‘Lista Propositiva Italiana’ dei siti candidati al riconoscimento Unesco di ‘Patrimonio dell’Umanità’, è stato presentato ieri a Firenze alla presenza, fra gli altri, del presidente della Regione Eugenio Giani e del segretario generale del ministero della Cultura, Mario Turetta. "E’ con orgoglio che saluto l’avvio dei lavori di redazione del dossier per questa candidatura – ha detto Giani – Una candidatura che ha per noi un significato particolare, perché consente di valorizzare uno dei paesaggi più identitari della nostra regione, una delle immagini più famose della Toscana nel mondo al punto da essere divenuta un’icona".
I territori interessati dalla proposta, ideata e curata dalla Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico e avanzata dalla Regione con la condivisione del Consorzio Vino Chianti Classico, sono quelli dei Comuni di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e San Casciano Val di Pesa. "Territori – ha sottolineato – interessati da un processo iniziato nel Rinascimento e contrassegnato dall’evoluzione dell’assetto insediativo e produttivo, diventando luoghi elettivi di una ‘renovatio’ culturale, sociale e produttiva che ha determinato i caratteri storici, strutturali e identitari ancora oggi riconoscibili, espressi dal sistema della Villa-Fattoria".
Il convegno a Palazzo Guadagni Strozzi Sagrati è stato anche l’occasione per presentare il Comitato Scientifico Internazionale che affiancherà il gruppo di consulenti coordinato dalla professoressa Paola Eugenia Falini: ne fanno parte i docenti Cristina Castel-Branco (Università di Lisbona), Hidenobu Jinnai (Università Hosei di Tokyo), Jukka Jokilehto (Università di Nova Gorica), Alessandro Pacciani (Università di Firenze), Luigi Zangheri (Università di Firenze) e l’architetto del paesaggio Monica Luengo. "Un comitato di altissima levatura accademica – ha detto la presidente della Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico, Tessa Capponi Borawska – che affiancherà i nostri illustri consulenti scientifici nella realizzazione del dossier finalizzato all’ottenimento del prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità".