Tutta l’arte di Gavazzi. Santa Maria della Scala. Il viaggio di una vita tra sculture e restauri

’Una perfetta coincidenza’ è il titolo della mostra dedicata al maestro pistoiese, che sarà inaugurata venerdì 24 nei Magazzini della Corticella e proseguirà fino al 25 febbraio del nuovo anno .

Tutta l’arte di Gavazzi. Santa Maria della Scala. Il viaggio di una vita tra sculture e restauri
Tutta l’arte di Gavazzi. Santa Maria della Scala. Il viaggio di una vita tra sculture e restauri

L’amore per l’arte ha guidato tutta la vita e la carriera di Giuseppe Gavazzi. Una passione che l’ha portato non solo a creare opere scultoree nei materiali più diversi ma anche a dedicarsi al restauro di capolavori medievali e rinascimentali. A raccontarne la storia sarà la mostra ’Giuseppe Gavazzi. Una perfetta coincidenza’, promossa dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e dal Comune di Siena e curata da Mauro Civai, Andrea Sbardellati, Enrico Toti, in programma dal 24 novembre al 25 febbraio 2024 nei Magazzini della Corticella del Santa Maria della Scala.

L’esposizione propone una completa rassegna di opere realizzate in oltre un cinquantennio che raccontano una lunghissima e luminosa carriera. Le sculture raffigurano prevalentemente la figura umana, resa nei suoi atteggiamenti quotidiani e spontanei: modellate in terracotta, in stucco o in legno e poi colorate attraverso l’uso di raffinati effetti cromatici realizzati con l’impiego di terre naturali lavorate direttamente nel suo studio pistoiese, le opere percorrono gli itinerari della grande arte scultorea del Novecento italiano. Una esperienza che suggerisce intrecci ricorrenti e incontra frequenti consonanze, fino a sublimarsi in quella che appare una ‘perfetta coincidenza’ di intenti, di pratiche, di risultati.

Maestro d’arte e di restauro, Gavazzi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo non soltanto per le sue sculture, ma anche per aver ridato nuova vita ai capolavori realizzati da alcuni dei principali interpreti dell’arte medievale e rinascimentale come Duccio di Buoninsegna, Giotto, Simone Martini, Ambrogio e Pietro Lorenzetti, Paolo Uccello, Piero della Francesca, Pinturicchio e molti altri ancora.