Terme ai privati, Marchetti gioisce

Il sindaco di Chianciano: "Ora si vede la luce in fondo al tunnel, c’è il primo pilastro per rilanciare la società"

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"Si vede la luce in fondo al tunnel, questo è il concreto inizio del rilancio della maggiore azienda chiancianese". E’ fiducioso e soddisfatto il sindaco Andrea Marchetti per le novità che arrivano da Terme di Chianciano e per quella proposta d’acquisto che la Feidos di Massimo Caputi ha fatto per le società. "Presto la gestione di Terme di Chianciano sarà interamente privata e questo significa che potranno essere attivati tutti gli strumenti di rilancio d’impresa. Invitalia entrerà nel capitale – sottolinea il sindaco Marchetti – ed entro il 30 settembre sarà presentato un piano industriale. Si chiude la fase che ha significato lasciarsi alle spalle la situazione pregressa".

E qui, Marchetti si riferisce al concordato depositato in tribunale all’inizio di giugno. "Adesso – aggiunge il sindaco – si costruisce il primo pilastro del rilancio: arriva una figura tecnica per affiancare l’attuale management, entrerà un partner di sviluppo d’impresa come Invitalia e il piano industriale avrà una sua definizione entro settembre. Fino a pochi mesi fa tutto questo sembrava quasi un’utopia, adesso lavoriamo per consolidare il rilancio di Chianciano". Il passaggio delle azioni da parte del pubblico a favore di Feidos avverrà per una cifra simbolica, più o meno lo stesso valore dell’acquisto di quelle della banca Mps: 30 mila euro. Nel bilancio di Terme di Chianciano immobiliare questo valore era a zero dopo che nei bandi passati per la vendita delle quote, bandi andati tutti deserti, si ipotizzava la cifra di 200mila euro mai realizzata. Oggi il quadro è profondamente cambiato e terme di Chianciano devono essere ricapitalizzate; una scelta che non poteva essere sostenuta dalla Regione e neanche dal Comune.

Sul tavolo le novità sono la nomina del nuovo amministratore delegato Carlo Alberto Martellozzo e la proposta d’acquisto del 30% delle quote del pubblico. Risolti questi punti, entrerà Invitalia nel capitale dell’azienda. A questo punto resta da affrontare un tema centrale per lo sviluppo dell’azienda che è il contenuto del piano industriale e per questo nelle prossime settimane si svilupperà una fase importante di analisi dell’opportunità che il mercato sanitario, termale e turistico esprimerà nel post covid. Va ricordato infine un dato: la gestione delle Terme di Chianciano era arrivata a registrare 9 milioni di euro di debito. con l’azienda che ha praticamente perso il 90% della sua clientela sanitaria: insomma la vetta della montagna è ancora lontana.

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