
"Tagliare i pini grave danno per la città"
"Gruppi di pini marittimi presenti da diversi hanno le ore contate. I taglialegna con le motoseghe, le ruspe ed i camion sono già in azione in viale Bracci, in via Massetana e lungo la salita che dalla Colonna sale fino a Porta San Marco", scrive Laura Comi, presidente della sezione senese di Italia Nostra, sposando l’ennesima causa green.
"La sparizione dei pini lungo la via che porta all’ospedale e per la strada che conduce davanti alla porta della Contrada della Chiocciola sono un grave danno ambientale, paesaggistico e panoramico per la Città - scrive l’associazione ambientalista –. I pini sono da decenni parte integrante della natura che circonda Siena. Ragioni radicali di sicurezza hanno prevalso sul perfetto ambientamento dei pini nel nostro contesto urbano essendo fornitori di ombreggiatura, rifugio per specie animali".
Poi arrivano le alternative all’operazione, il taglio degli alberi da parte dell’amministrazione: "Poteva essere trovato un punto di ’saggio’ equilibrio. Poteva essere eseguito un fondo stradale in grado di ’ospitare’ le radici adulte in modo da evitare il sollevamento di parti del manto di asfalto che spesso è comunque trascurato. La cura delle piante in città è una lacuna permanente di questa e anche delle passate amministrazioni pubbliche. Abbattere questi alberi sostituendoli con giovani di vivaio va contro l’abbattimento di CO2 climalterante e non avremo l’ossigeno di prima per molti anni. Salvando in maniera corretta i pini si sarebbe evitata una ferita senza precedenti nel panorama già offeso da un sottobosco abbandonato e da una cesura tra Siena città e l’immediata periferia".