LAURA VALDESI
Cronaca

Stemmi, arte, decori: Contrade in cattedra

Il progetto ’Città dei mestieri’ riapre le porte a chi vuole diventare artigiano ed essere utile al proprio rione

di Laura Valdesi

La pandemia aveva bloccato il progetto della ’Città dei mestieri’ nata nei locali del Saltarello. Adesso finalmente parte. E lo fa con corsi di formazione per i contradaioli. Una fucina ricca di conoscenza dove imparare arti che si fa sempre più fatica a proseguire, ma che sono tanto preziose per l’attività delle Contrade e per la conservazione del loro patrimonio. Basta pensare ai costumi e alla pittura, alla realizzazione delle bandiere.

Le Contrade dunque prendono una boccata di ossigeno e mettono in campo le loro eccellenze. Sì, perché nel Saltarello nella settimana dall’8 al 12 novembre prendono il via, in piena sicurezza, i primi corsi di base nel Laboratorio comune di scambio e formazione. Chiaro che la presenza dei partecipanti è contingentata visto che il Covid non è ancora sconfitto. Non più di 10 quelli che potranno seguire Enrichetta Meniconi e Letizia Guerrini chiamate ad insegnare come usare la macchina da cucire, rammendare e i punti base del ricamo.

Durerà sei mesi e si svolgerà per tre ore una volta a settimana, dalle 20.30 alle 23.30. Avrà identica durata e medesimo orario il corso per imparare a tagliare e realizzare i capi facendo variazioni sul modello. Non sarà però solo artigianato in quanto della storia dei costumi storici dall’inizio alla fine del ’400 parlerà Pierluigi Olla: dieci partecipanti al massimo, due ore una volta a settimana dalle 18 alle 20.

Dalla storia della seta alla tecnica per dipingere gli stemmi delle Contrade passando dalla carta al cartone per le bandiere: di questo si occuperà Andrea Manganelli con chi prenderà parte al corso che si allunga su mezzo anno e va dalle 21,30 alle 23.30. E per i contradaioli che desiderano effettuare un percorso che li formi su come usare il pennino su carta e inchiostro magari per realizzare pergamene, segnaposti, biglietti di auguri ecco Paolo Giudici che potrà occuparsi di 5 ’allievi’, in questo caso due volte a settimana, ogni quindici giorni.

Potevano mancare le calzemaglie, così preziose per i costumi? Alessandra Sampieri e Diva Nencini insegneranno a un gruppo ristretto fino ad un massimo di quattro persone come effettuare l’avviatura di un pezzo, la calatura, i motivi dei decori e la padronanza dell macchinario. Serviranno almeno sei mesi per imparare, un paio di ore a settimana.

Erano già state raccolte tantissime iscrizioni nel marzo 2020 dalle 17 Contrade per diventare ’artigiani’ ed essere utili al proprio rione. Adesso l’organizzazione è stata rivista, in via sperimentale, con possibilità di essere cambiata. I corsi, inoltre, vengono tenuti da docenti individuati dalla commissione operativa del progetto con il coordinamento permanente degli economi tra volontari del mondo contradaiolo. Non è previsto al momento il rilascio di alcun attestato. Per frequentarli va mandata una mail a [email protected] entro il 30 ottobre.