PINO DI BLASIO
Cronaca

"Siamo partiti alla grande nel 2024. Il Monte vuole accelerare ancora"

L’ad Lovaglio e i conti del trimestre: "Utile netto a 333 milioni, una performance operativa da record. Siamo la banca più solida, il capitale in eccesso non per acquisizioni ma per renumerare gli azionisti".

"Siamo partiti alla grande nel 2024. Il Monte vuole accelerare ancora"

"Siamo partiti alla grande nel 2024. Il Monte vuole accelerare ancora"

"Siamo partiti alla grande". Luigi Lovaglio suona la carica e annuncia "un’ulteriore accelerazione impressa a Banca Mps per migliorare ancora la performance operativa da record e garantire una renumerazione adeguata ai nostri azionisti". Mps ha chiuso il primo trimestre 2024 con un utile di 333 milioni di euro, in rialzo del 41,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il risultato è migliore dei 281 milioni attesi, in media, dgli analisti. La stima degli utili a fine 2024 si aggira sul miliardo e 300 milioni. "Nonostante la banca abbia utilizzato solo una piccola parte - puntualizza l’ad Lovaglio - dei nostri crediti fiscali, più o meno 20 milioni di euro. Ci aspettiamo ulteriori vantaggi fiscali quando aggiorneremo i nostri obiettivi di piano. Anche perché, in sostanza, li abbiamo già raggiunti in netto anticipo".

Ieri la conference di Lovaglio, assieme al capo della finanza, Andrea Maffezzoni, sui risultati a fine marzo. Il gruppo Mps ha realizzato ricavi complessivi per un miliardo e 13 milioni di euro, in aumento del 15,2% rispetto al primo trimestre 2023, grazie soprattutto alla crescita del margine di intermediazione, in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+16,4%) sia sulle commissioni nette (+10,1%). Il margine di interesse è di 587 milioni di euro prevalentemente per il maggior contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli: in particolare la posizione netta verso la Bce è passata da un saldo passivo pari a 5,9 miliardi di euro a un saldo attivo di 2,9 miliardi di euro. I ratios patrimoniali sono cresciuti ancora, il Cet Ter1 è salito al 18,2%. Il patrimonio netto, nonostante i dividendi pagati, è salito a 10,3 miliardi di euro, 329 milioni in più in tre mesi. Parentesi divertente, nel corso della conference, la domanda di un analista su Mps "banca con il patrimonio più solido in Italia. Userete il capitale in eccesso per acquisizioni bancarie?" ha chiesto l’analista.

Lovaglio, forse trattenendo una risatina rispetto alle strategie del risiko bancario e al recente passato del Monte dei Paschi, ha risposto con tono serio: "Non prevediamo di utilizzare il nostro capitale per acquisire asset bancari, però sappiamo che abbiamo una posizione di capitale molto forte e quindi con il nuovo piano potremmo usare un approccio diverso per quanto riguarda la politica del dividendo. Dobbiamo utilizzare il nostro capitale in eccesso - ha aggiunto Lovaglio - e si potrebbe cercare di cogliere opportunità con le nostre partnership già esistenti".

Tornando alle cifre del bilancio, i volumi di raccolta complessiva del gruppo sono pari a 192,8 miliardi di euro, in crescita di 5,3 miliardi rispetto al 31 dicembre. La raccolta diretta è a 92,7 miliardi, quella indiretta a 100,1 miliardi. I finanziamenti a clientela si sono attestati a 78,4 miliardi di euro (+1,6 miliardi). I crediti deteriorati sono pari a 3,6 miliardi di euro lordi, in lieve aumento. La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,5%. "Ci stiamo preparando a una possibile cessione del portafoglio di crediti deteriorati o a migliorarne la gestione. Sicuramente ridurremo il plafond, la decisione sul come non è stata ancora presa. Gli accantonamenti per i rischi legali sono tornati a livelli normali grazie alle tante sentenze favorevoli. Per me è un argomento chiuso - ha ribadito l’ad Lovaglio - e ci aspettiamo ulteriori evoluzioni sui contenziosi civili. E’ solo una questione di tempo".

La prima reazione al bilancio è firmata da Francesco Michelotti, deputato FdI: "I risultati, resi noti dall’ad Luigi Lovaglio, confermano un costante impegno della governance guidata da Nicola Maione, dei lavoratori e dei dirigenti. Mps si conferma risorsa importante non solo per il nostro territorio, ma per il mondo del credito italiano. La strada intrapresa è quella che ha come traguardo un posizionamento come player autonomo e sempre più connotato come terzo polo bancario". Contento anche Carlo Rossi, presidente Fondazione Mps: "Gli utili del primo trimestre dimostrano che la crescita del Monte continua. Siamo felici sia come azionisti, per i dividendi e per i rialzi in Borsa, sia come stakeholders del territorio, per le 300 assunzioni". Ieri il titolo Mps ha chiuso con +1,02%, a 4,66 euro.