Si svelano i restauri della cappella Il cardinale benedice Vitaleta

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Torna a risplendere la Cappella di Vitaleta, un’icona del paesaggio toscano famosa nel mondo. Domani, domenica 18 luglio, la presentazione al pubblico dei lavori di restauro della chiesetta in piena campagna, a pochi chilometri da San Quirico d’Orcia. Dopo l’acquisto nel 2018 da parte dell’imprenditore Pasquale Forte, nello scorso mese di marzo sono iniziati i lavori di recupero conservativo e la ristrutturazione integrale della cappella, a cura dello Studio di Architettura Zambelli e della ditta Marziali specializzata nel restauro, sotto la guida della Soprintendenza di Siena.

Piena di fascino la storia della cappella. La prima costruzione risale tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento, per accogliere una madonna in ceramica invetriata, opera di Andrea della Robbia, acquistata a Firenze nel corso del Cinquecento, alla bottega della famiglia dei celebri artisti. A fine Ottocento la chiesa originaria, ormai abbandonata, viene demolita; così il proprietario di allora, un privato cittadino possidente di San Quirico, incaricò l’architetto senese Giovanni Partini di costruire una nuova chiesa, inaugurata nel 1885. La statua della madonna è stata invece più volte trasferita nella Pieve dei santi Quirico e Giulitta che dal 1648 era stata eretta al titolo di Collegiata. In quello stesso anno, anche grazie al consenso del granduca Ferdinando II de’ Medici, la cappella di Vitaleta, con la Madonna venerata e contesa dal popolo di San Quirico e di Pienza, fu definitivamente assegnata a San Quirico, e precisamente al primo canonicato della Collegiata. La Madonna veniva invocata ogni volta che c’era una carestia, una pestilenza, un terremoto. Nel 1861, per l’inagibilità dell’antica chiesa, fu deciso di trasferire la statua definitivamente nella Collegiata di San Quirico, in attesa del restauro e della ristrutturazione dell’ex convento di San Francesco dell’ordine dei frati minori, nella piazza principale del paese, soppresso dal granduca Pietro Leopoldo.

L’inaugurazione di domani (ore 18), prevede l’esibizione della banda filarmonica di San Quirico; a seguire gli sbandieratori dei Quartieri della Festa del Barbarossa. Alle 19 la Messa di benedizione della Cappella celebrata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. In conclusione l’Ave Maria di Schubert, eseguita dal soprano Paola Conca. L’evento è aperto al pubblico e la messa sarà trasmessa su quattro maxi schermi dislocati all’esterno della Cappella.

Lorenzo Benocci