
E’ stata una solenne festa, un incontro, un compleanno senza torta, né candeline dei primi 950 anni della vita monastica...
E’ stata una solenne festa, un incontro, un compleanno senza torta, né candeline dei primi 950 anni della vita monastica delle monache di clausura benedettine-vallombrosane di San Girolamo. Una grande festa per la comunità nel monastero di San Gimignano, iniziata il 12 gennaio nel giorno del Battesimo del Signore con la celebrazione dell’Arcivescovo il Cardinale Augusto Paolo Lojudice. E chiude le porte degli eventi nella "clausura" benedettina domani venerdì e domenica. Domani alle 21 dentro fra la navata della chiesa templare di Sant’Jacopo al Tempio a porta San Jacopo del secolare e silenzioso camminamento delle monache per passare dal monastero al matroneo della loro chiesa templare il concerto della "Sixtin Cantores". Domenica alle 16,30 le celebrazioni chiudono le pagine con la liturgia eucaristica e la partecipazione dei monaci e delle monache vallobrosane. Mesi di eventi e riflessione spirituale, di "preghiera e lavoro" si è parlato e illustrato fra l’altro, il monastero come spazio architettonico nella mostra multimediale dell’architetto Spartaco Francini. Le giornate di riflessione profetica della vita monastica e della chiesa oggi di Benedetta Rossi del romano Pontificio Istituto Biblico, don Lorenzo Mancini dell’Università Cattolica di Milano; la celebrazione di Padre Luca Giustarini priore di Montenero. "La vita del monastero – spiegano con gioia dalla clausura dalle voci della madre badessa Roberta, Maddalena e Mariangela – è costituita da quattro pilastri; la preghiera liturgia e della lectio divina, il lavoro, la vita comune l’ospitalità, nella esperienza monastica per camminare nella fede e dalla conoscenza di Dio". E nel loro silenzio continua preghiera e lavoro. La regola.
Romano Francardelli