Sesta tappa del Giro d’Italia. Sfida tra sterrati e dislivelli. Il traguardo è Rapolano Terme

L’arrivo è oggi alle 17 in piazza della Repubblica dopo un percorso lungo 180 km. Previsti anche due Gran Premi della Montagna, occhi puntati sul fuoriclasse sloveno Pogacar.

Il gran giorno è arrivato: Rapolano e le terre di Siena attendono l’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia 2024 che parte, alle 12.45, da Torre del Lago Puccini a Viareggio (Lucca). Viene definita una "tappa trappola" quella che arriva in Piazza della Repubblica (o "Piazzone") a Rapolano Terme alle 17 circa: ben 1900 metri di dislivello, 3 tratti e in totale 11 chilometri e mezzo di sterrato (inevitabili nella patria delle Strade Bianche), ma anche due Gran Premi della Montagna (Gpm).

Ecco le principali difficoltà di un percorso lungo complessivamente 180 chilometri. Questa la distanza che dovranno percorrere Tadej Pogacar (foto) e tutta la carovana rosa. Il fuoriclasse sloveno è forse il campione più atteso, specie dopo aver dominato la Strade Bianche lo scorso 2 marzo e aver fatto sua la maglia rosa nella seconda tappa del Giro. In ogni caso, la tappa potrebbe regalare delle sorprese, specie per le difficoltà che presenta da Volterra in poi. La città degli alabastri ospita il primo Gpm, ma è nel Senese che i ciclisti incontreranno le maggiori insidie. Per prima cosa, ci sino da affrontare 4,5 km di sterrato a Vidritta (dopo Rosia), per poi connettersi, dopo poche centinaia di metri di asfalto, al nuovo tratto sterrato tra Bagnaia e Grotti (4,8 km). Quest’ultimo presenta pendenze fino al 15% e, a Grotti, c’è anche il secondo Gpm di giornata. Dopo Monteroni d’Arbia e prima di arrivare ad Asciano, c’è il terzo settore privo di asfalto (2,4 km) fino a Pievina con continui e brevi saliscendi. Ma le difficoltà non finiscono qui.

Il finale è molto impegnativo con la Salita dei Poveri di Serre di Rapolano: a circa 5 chilometri dal traguardo uno strappo con pendenze che toccano il 20%. Anche l’arrivo al "Piazzone" di Rapolano è in salita (pendenza al 6%) con una retta finale lungo via Provinciale Sud di 450 metri.

Attesa spasmodica nella cittadina termale delle Crete senesi per l’arrivo della carovana rosa: da tempo i monumenti, il palazzo comunale e altri luoghi simbolo del paese sono illuminati di rosa così come ’addobbate’ con simboli che richiamano al ciclismo e al Giro sono le vetrine dei negozi, le scuole e le terrazze delle case. È la prima volta che Rapolano Terme diventa città di tappa: un premio per l’impegno generale a favore del cicloturismo come nel caso del progetto ’Bike friendly-Terre del benessere’ o della ciclovia delle Crete senesi. Ma c’è anche altro: tra i tanti eventi collaterali c’è anche la presentazione (ore 12, nel Villaggio del Giro, zona stadio) del progetto ’SiConnectSi’, un percorso ciclistico di circa 100 chilometri parallelo alla Siena-Bettolle per unire Siena e Sinalunga con Rapolano a fare da baricentro. Inoltre da Monteroni d’Arbia partirà oggi anche la sesta tappa della nuova edizione di ’Un giro nel Giro’, organizzata da Banca Mediolanum. È un circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia. I ciclisti amatoriali pedaleranno con due leggendari campioni: Alessandro Ballan e Dalia Muccioli.

Più in generale, sarà una splendida vetrina per tutto il Senese, terra amata dagli appassionati delle due ruote. Anche a livello professionistico. Se la Strade Bianche è una classica per Siena e le sue terre, lo è anche il Giro. L’ultimo precedente risale al 19 maggio 2021, tappa Perugia-Montalcino vinta dallo svizzero Mauro Schmid. Arrivo a Montalcino anche nel 2010 con vittoria di Cadel Evans. Radda e Castellina in Chianti protagoniste invece nel 2016 e nel 2003. Nel 2001, durante la tappa Rieti-Montevarchi, furono toccate San Gusmè e Gaiole in Chianti. Memorabile la crono-tappa Sinalunga-Siena del 23 maggio 1986 vinta dal polacco Lech Piasecki.

Andrea Frullanti