
Comportamenti scorretti nelle manifestazioni sportive, il questore Pietro Milone tiene la guardia alta per prevenire e contrastare atteggiamenti scorretti o illeciti. Così cinque tifosi sono stati denunciati per furto aggravato, a seguito degli accertamenti effettuati dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi con la collaborazione della Digos locale e di quella della Questura di Modena.
I fatti risalgono allo scorso 7 novembre, quando al termine dell’incontro di calcio di serie C Siena - Modena, un gruppo di tifosi ospiti, rientrando verso la città emiliana in pullman, effettuò una sosta all’area di servizio Drove - Est nel territorio valdelsano della nostra provincia, dove vennero rubati alcuni generi alimentari senza pagare. A seguito di alcune segnalazioni giunte alla Polizia, gli agenti del commissariato intervenuti hanno effettuato riscontri investigativi, analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza e raccogliendo testimonianze, e sono così riusciti a dare un volto ed un nome agli ultras. Tutti sui vent’anni e uno 44enne, con precedenti anche specifici, i 6 modenesi avevano sottratto dai frigoriferi bevande e dagli scaffali altri generi alimentari, uscendo subito dopo dall’esercizio e salendo sull’autobus senza pagare, approfittando della calca che si era creata all’interno.
Sul fronte del basket, invece, come anticipato, è stato notificato un divieto di accedere ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (Daspo) per un anno, emesso dal questore nei confronti di un sostenitore ultratrentenne della Mens Sana. Dagli accertamenti svolti dalla digos è emerso che in occasione della gara Mens Sana Basket Siena – Empoli, del 31 marzo, della serie C Silver Toscana, il tifoso, nei minuti finali del quarto tempo, ha capeggiato un gruppo di una decina di sostenitori biancoverdi, spostandosi dalla sua postazione in tribuna per portarsi verso la panchina della squadra ospite da dove, appoggiato alla balaustra, ha protestato verso i giocatori e lo staff, impedendo loro di avvicinarsi in sicurezza all’area tecnica per effettuare il time out. La sua condotta, intimidatrice e minacciosa, è stata ritenuta tale da porre in pericolo la sicurezza pubblica o da creare turbative