REDAZIONE SIENA

Robur in stallo, tifosi in attesa Domani il verdetto del Coni

Prosegue il braccio di ferro tra Comune e club per la disponibilità del Franchi. Sarà il Tar a decidere

Robur in stallo, tifosi in attesa Domani il verdetto del Coni

Termina oggi un’altra settimana complicatissima per la Robur e i suoi tifosi, frastornati da una situazione di stallo sostanziale che si è fatta grottesca. Se da un lato il Comune, dopo aver giustamente rotto gli indugi, attende comunicazioni dalla Figc e dalla Lega di serie D riguardo la richiesta di iscrivere in sovrannumero una nuova società, dall’altra la battaglia di Montanari per tenere in vita il suo Acr Siena prosegue complicando di conseguenza tutto.

Domani al Collegio di Garanzia del Coni ci sarà l’udienza sui ricorsi delle due escluse da B e C (Reggina e Robur) e delle ricorrenti contro l’ammissione del Lecco, ovvero Foggia e Perugia. L’esito per quanto riguarda la società di Montanari è scontato ovviamente, meno lo è una previsione sulle sue prossime mosse anche se pare molto probabile che inizi anche la serie dei ricorsi a livello civile dopo aver perso tutti quelli sportivi. In parallelo resta logicamente anche la questione dello stadio Franchi, che il Consiglio di Stato ha rimandato al Tar della Toscana. L’amministrazione comunale tramite i suoi legali sta cercando di capire come potersi approcciare alla fruizione degli immobili e delle strutture in attesa della sentenza definitiva per evitare che il degrado in cui il manto erboso e il Franchi in generale sono lasciati ormai da mesi.

Dall’altra un soddisfatto Montanari (almeno così si è appreso dal sito ufficiale della sua società) attende fiducioso la sentenza del Tribunale amministrativo regionale anche se resta da capire che cosa intenderebbe farci con il Franchi e il Bertoni qualora gli venisse data ragione visto che avendo già iscritto il Legnano alla D (dove lo seguirà il fidato Ferroni) non potrà in nessun modo chiedere una già di per sé sostanzialmente impossibile iscrizione in sovrannumero in D per l’Acr Siena.

Guido De Leo