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Riparte oggi ’Farida’ a Chiusi: "Una nuova pagina"

La famiglia Dalbello, dopo un terribile incendio, ha riaperto il calzaturificio Farida a Chiusi. Grazie alla volontà imprenditoriale e al sostegno dei dipendenti, l'azienda è tornata ad essere un'eccellenza del territorio, producendo scarpe per i più grandi brand mondiali.

Da questa settimana è tornato operativo il calzaturificio Farida nella storica sede di Chiusi, interessata da un terribile incendio nel luglio dello scorso anno che l’aveva distrutta e devastata. "Grazie alla volontà e alla capacità imprenditoriale della famiglia Dalbello - si legge in una nota del Comune di Chiusi - e al sostegno di dipendenti e collaboratori, da oggi si apre una nuova pagina per il futuro di questa importante realta e per il nostro tessuto economico". Questa storica manifattura chiusina oggi completamente rinnovata, che conta oltre 30 dipendenti, è un’eccellenza del territorio e produce scarpe per i più grandi brand mondiali della moda. In questi 12 mesi la produzione è stata spostata nell’altra sede del gruppo, l’opificio di Scandicci, che adesso tornerà a svolgere le mansioni precedenti cioè modelleria per campionari, collezioni e sfilate. È stato un anno difficile e complesso ma i proprietari così come i dipendenti non si sono persi d’animo. "Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini anche nel nostro territorio, dai vigili del fuoco che sono intervenuti e che hanno lavorato quando c’è stato l’incendio a molti colleghi imprenditori che ci hanno supportato, fino all’amministrazione comunale. Farida restart!", ha detto l’imprenditrice e titolare del calzaturificio, Manila Dalbello. A Chiusi tutti conoscono la famiglia Dalbello e questa azienda da loro creata nel 1970. Un gruppo che negli anni ha saputo crescere ed imporsi a livello internazionale, arrivando 4 anni fa ad aprire lo stabilimento di Scandicci.

Massimo Montebove