Rifiuti smaltiti sotto la strada 429 L’Arpat: "Pozzi non inquinati"

Gli accertamenti fanno tirare un sospiro di sollievo. L’assessore Monni spiega:. "Presto nuovi accertamenti"

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Le 8mila tonnellate di rifiuti contaminati smaltiti sotto la 429 non hanno inquinato i pozzi. Lo dicono le analisi di Arpat sui campioni prelevati in 8 pozzi nella zona del tratto incriminato dell’importante arteria valdelsana, il quinto lotto della 429, quello che unisce la rotatoria di Brusciana, nel Comune di Empoli, con quella di Dogana, nel Comune di Castelfiorentino. Un tratto che sarebbe stato realizzato con montagne di rifiuti pericolosi provenienti dalla concerie delle province di Firenze e Pisa: l’aspetto più inquietante, almeno per il nostro territorio, dalla mega operazione di tre settimane fa dei carabinieri e della Dida di Firenze sfociata in 23 arresti per attività criminali riconducibili alla ‘ndrangheta, infiltrata in Toscana nel controlli delle opere stradali, nel traffico di cocaina e nello smaltimento illecito di rifiuti. "Arpat ci ha trasmesso ulteriori risultati – spiega l’ assessore all’Ambiente Monia Monni – e anche da questa analisi effettuata in 8 pozzi nel Comune di Empoli, non risultano contaminazioni da keu. Salgono, dunque, a 22 i pozzi domestici finora sottoposti ad indagine da parte dell’Agenzia regionale, tuttavia nei prossimi giorni il controllo sarà esteso ad altri". Il quinto lotto della 429 non scorre nei comuni della Valdelsa senese, ma l’arteria tocca anche i comuni di Poggibonsi e San Gimignano, e quindi la preoccupazione per il rischio inquinamenti è alta anche sul nostro territorio. Fortunatamente i risultati delle analisi sono confortanti. Marco Brogi