Ragazzina tedesca sparita a Siena. C’è l’inchiesta su venti ore di ’buio’

E’ stata ascoltata ieri nell’incidente probatorio davanti al gip Rocchi. Uno straniero indagato dalla procura

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Siena, 13 settembre 2022 - "Si è persa nel centro storico di Siena una ragazza di cittadinanza tedesca. Indossa una maglietta rosso bordeaux, pantaloncini corti di jeans e dei sandali. Non parla italiano". Così uno dei tanti messaggi apparsi sui social la mattina del 24 luglio scorso quando la città, sonnolenta e deserta perché molti erano al mare, si mobilitò per rintracciare l’adolescente. Ancora minorenne anche se sembrava già una donna. In breve sui social e nei cellulari il caso della turista svanita nel nulla fece scalpore. Finché dopo 20 ore di ricerche e l’impiego di una cinquantina di uomini delle forze dell’ordine, di volontari, vigili del fuoco, personale della Provincia e del Comune di Siena, guidati per la parte organizzativa dalla prefettura e per quella operativa dalla questura, fu possibile tirare un sospiro di sollievo. Intorno alle 16 del 24 luglio venne rintracciata dalla polizia.

Fin qui la cronaca alla luce del sole. Ma la vicenda, che comunque ha avuto un lieto fine, è finita poi in un fascicolo aperto dalla procura sul caso dell’adolescente. Tutto è avvenuto nel massimo riserbo, però ieri mattina al terzo piano di palazzo di giustizia si è svolto un incidente probatorio. La turista tedesca – facile riconoscerla perché la sua foto era finita sui social e sul web – è stata ascoltata per cristallizzare il suo racconto. Il riserbo degli investigatori è massimo. Facile intuire tuttavia che si voglia ricostruire quel lungo arco di tempo, 20 ore appunto, trascorso fra il momento della scomparsa nella zona di piazza del Mercato dove fu avvistata sabato 23 poco dopo le 19 e il giorno seguente. Dov’è stata la ragazzina? Qualcuno era con lei? Le ha dato accoglienza per trascorrere la notte? E ancora: durante quelle ore è stato commesso qualche reato da parte dell’uomo? Ci sarebbe infatti un indagato, assistito dagli avvocati Emiliano Ciufegni ed Elisabetta Carloni. Interrogativi a cui il pm Silvia Benetti, che fa parte della task force ’Codice rosso’ della procura, sta cercando di dare risposte.

L’incidente probatorio è stato lunghissimo, iniziando poco dopo le 10 davanti al gip Jacopo Rocchi e terminando alle 13 passate. Cosa sia emerso resta per adesso nel segreto dell’inchiesta. Come si ricorderà per ritrovarla furono impiegate anche squadre cinofile, due droni, l’elicottero dei vigili del fuoco che svegliò la città soffermandosi sul centro storico dove infatti venne poi avvistata dai poliziotti. Che la portarono in questura dove riabbracciò i genitori. Alla macchina dei soccorsi andarono anche i complimenti dell’ambasciata tedesca.