di Milvio Fazzuoli*
Tra il 1478 e il 1479 ebbe luogo la ’Guerra dei Pazzi’ tra la Repubblica fiorentina, guidata da Lorenzo de’ Medici, e la Repubblica di Siena, alleata con lo Stato Pontificio e il Regno aragonese di Napoli. Episodio di quella guerra fu l’assedio di Colle, legata ai fiorentini, tra il 24 Settembre e il 15 Novembre 1479. I combattimenti, in cui rifulsero il coraggio e la determinazione di uomini e donne colligiani, furono terribili: Colle fu ridotta in macerie e costretta alla resa.
Quando ritornò la protezione di Firenze (1481) molte fortificazioni di Colle furono costruite ex novo o ristrutturate; tra queste una torre semicircolare adiacente alle mura (rondella), posta al di sotto del ’Bastione di Sapìa’. Una recente ripulitura della rondella dalla vegetazione ha permesso di osservare cinque palle di pietra nella parete della parte superiore; una sesta palla è inserita sul bordo della strada che esce dal Bastione di Sapìa. Questa ha un diametro di 41 cm; il materiale è una arenaria bruna con frammenti di gusci.
Tutte le altre sono al momento inaccessibili; ciò ha limitato la qualità delle osservazioni, fatte da distanza. La seconda palla ha un diametro di circa 30 cm ed è fatta di calcare biancastro vacuolare riferibile al ’Sasso’. Le altre tre palle hanno diametri di 30-35 cm e sono fatte di una arenaria di colore grigio scuro, forse ’Macigno’. La sesta palla ha un diametro di 20-25 cm, è vacuolare e sembra fatta di Sasso; in basso appare rotta. Queste palle di pietra hanno le dimensioni dei proiettili delle ’Bombarde’, artiglierie di calibro anche superiore a 40 cm, e dei ’Mortai’, di calibro tra 30-40 cm, usate dal XIV al XVII secolo.
Lo storico Barsacchi riferisce che durante l’assedio di Colle l’esercito attaccante aveva posizionato attorno a Colle ben nove ’Bombarde grosse’. C’era la napoletana ’Bombarda del Re’ e almeno quattro senesi, tra le quali ’l’Indiavolata’ che pesava oltre 8 tonnellate, aveva un calibro di circa 44 cm e sparava palle di pietra pesanti circa 120 chili. Le palle appaiono murate assieme alle bozze di pietra nella parte alta della rondella e quindi la loro età è più antica o la stessa del recupero di questa che, secondo gli studiosi di fortificazioni Giambruni e Pellegrini, è coeva della fase di ricostruzione delle mura di Colle, iniziata nel 1483. Ne consegue che l’età delle palle risulta anteriore alla fine del 1400.
Sembra che si presentino abbastanza integre: pertanto non sarebbero state usate durante i combattimenti oppure non avrebbero subito troppi danni negli impatti. Quindi, o si tratta di palle preparate per l’assedio del 1479 ma non utilizzate o ritrovate pressoché intatte tra le rovine di Colle, oppure si tratta di proiettili forniti dai Fiorentini per le nuove artiglierie, dopo il 1481. Durante il ripristino delle fortificazioni, le palle sarebbero state inserire nelle mura della rondella a ricordo dell’assedio e a monito contro i Senesi.
*Già professore di Geologia all’Università di Firenze