Quel treno tanto invocato per Roma

Richiesta di utilizzare il treno Blues sulla linea Siena-Roma per ridurre i tempi di viaggio e garantire collegamenti più efficienti, supportata da esperti e autorità locali.

In attesa che possa diventare un’ipotesi concreta l’utilizzo del treno Blues sulla linea Siena-Roma (quello ibrido in grado di viaggiare sia col motore diesel sia sulla linea elettrica), per ora servono anche cinque ore sulla tratta, come testimoniato via social da Stefano Maggi, docente universitario di Storia dei trasporti e assiduo utente dei collegamenti ferroviari. Basta che salti una coincidenza e raggiungere la méta diventa una chimera. Anche per questo è stata avanzata la richiesta di utilizzare il treno Blues, ultimamente al tavolo di Confindustria Toscana sud. Tra i primi sostenitori, il vice presidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli: "La proposta è sul tavolo di Trenitalia – afferma –. Sarebbe un grande vantaggio non solo perché si potrebbe raggiungere Roma in due ore e venti minuti, ma anche perché si resterebbe sullo stesso treno, senza cambi e rischi di perdere la coincidenza".

L’ipotesi sarebbe intanto di inserire quattro collegamenti (due andata, due ritorno), con inserimento sulla linea veloce a Orvieto o più probabilmente a Orte e destinazione stazione Tiburtina. In parallelo, dal territorio si auspica anche il ritorno di almeno una coppia di treni Frecciarossa alla stazione di Chiusi. Anche perché dopo lo stop della Regione Toscana all’ipotesi Creti-Farneta, la stazione dell’Alta velocità per il momento è in totale stand by.