Finisce in Cassazione una vicenda legale annosa che è nata a seguito della realizzazione di piazza Gramsci e dei posteggi sotterranei che sono stati costruiti ormai diversi anni fa. Lo svela una determina del Comune, stesa dal Servizio di segreteria generale, che porta la data del 20 dicembre scorso in cui viene assunto l’impegno di spesa per incaricare della rappresentanza in giudizio, "per continuità difensiva", l’avvocato Domenico Iaria dello studio Lessona di Firenze. L’amministrazione termale, infatti, è priva di un avvocato interno.
La storia viene ricostruita, omettendo i nomi degli interessati, proprio dagli atti pubblicati all’albo pretorio dagli uffici di via Solferino. Ossia, un ingegnere aveva fatto ricorso chiedendo che venisse ordinato alla società di pagare 52mila euro. Una cifra che rappresentava il corrispettivo per le prestazioni professionali riguardanti la progettazione a Chianciano della piazza pubblica e appunto dei parcheggi sotterranei all’area di proprietà comunale detta ’piazza Gramsci’ che tutti conosciamo.
Secondo capitolo: il tribunale di Sala Consilina, in provincia di Salerno, ingiunge alla società di pagare tale cifra. Per tutta risposta questa notifica all’ingegnere l’opposizione al versamento e la contemporanea richiesta di chiamare in causa il Comune di Chianciano. Cosa che veniva accettata. E il sindaco autorizzato a costituirsi in giudizio, affidandosi allo studio Lessona.
Si arriva poi alla sentenza del maggio 2019 con cui il tribunale di Lagonegro (ex uffici giudiziari di Sala Consilina) condanna l’amministrazione termale a rimborsare la cifra di 52mila euro alla società. Il Comune non c’è stato e si è rivolto allora alla Corte di appello di Potenza che tuttavia ha dichiarato inammissibile il ricorso condannandolo a pagare le spese processuali a favore della società e dell’ingegnere.
La.Valde.