Altri profughi ad Abbadia San Salvatore, il sindaco scrive al prefetto

Tondi chiede un incontro per sostenere la necessità di un’equa distribuzione. Intanto anche la Lega protesta: "Così aumentano i disagi per i cittadini"

Aumenta il numero di migranti in arrivo ad Abbadia San Salvatore

Aumenta il numero di migranti in arrivo ad Abbadia San Salvatore

Abbadia San Salvatore (Siena), 9 gennaio 2023 - L’arrivo degli ultimi sette profughi pakistani, atteso per oggi all’hotel Gambrinus di Abbadia San Salvatore, verrà incrementqato oggi dall’arrivo di altri cinque migranti, che arrivano dall’hot spot di Agrigento, destinati alla Toscana. Settanta quelli che il ministero degli Interni ha assegnato alla nostra regione, cinque quelli che la Prefettura di Firenze ha destinato alla provincia di Siena.

Tutti affidati al Cas (Centro di accoglienza straordinaria) di Abbadia San Salvatore gestito dalla cooperativa ’Chiaro di Luna’, dove potrebbero arrivare ancora una ventina di profughi. Oggi sono già oltre quaranta gli alloggiati in questa struttura, che ne potrebbe ospitare fino a sessanta. Quaranta si trovano, già da tempo, nell’ex Hotel Milano. In tutto quindi circa cento profughi, cifra che hanno spinto il sindaco Fabrizio Tondi a chiedere, in modo ufficiale, un incontro con il prefetto Maria Forte.

Il primo cittadino di Abbadia ha ribadito in più di una occasione sia la sua personale, che quella dei cittadini, attenzione verso la solidarietà e l’accoglienza. Ma ma non condivide come questa solidarietà viene suddivisa tra i comuni. Su questo tema c’è anche una presa di posizione della Lega, sezione di Abbadia San Salvatore, che "esprime forte preoccupazione per il continuo arrivo di migranti. I numeri sono importanti, in continua crescita, e stanno creando disagi ai cittadini di Abbadia così come rappresentato dal sindaco – sottolinea il Carroccio –. Prima Sarteano adesso Abbadia. Sembra che le istituzioni preposte preferiscano decentrare nelle località più lontane il problema, senza tenere conto che tali comunità sono già alle prese con molti disagi".

E ancora: "Dalle dichiarazioni del sindaco Tondi sembra, inoltre, che non ci sia stato alcun confronto con l’ente locale per capire se ci sono le condizioni per un’ulteriore accoglienza. In questi giorni – conclude la nota della Lega – l’ospedale di Abbadia vede anche la presenza dei profughi in attesa di ricevere i servizi dei vari ambulatori, dando la sensazione che non debbano rispettare le lunghe liste di attesa sostenute dai cittadini gravando così, ulteriormente, su un presidio di comunità che già fatica". Sulla distribuzione dei richiedenti asilo si deve notare che tutto, secondo legge, è demandato alle cooperative. Sono loro che contattano i proprietari delle strutture alberghiere da destinare a Cas, sono loro che presentano offerte ai bandi della Prefettura. Sindaci e istituzioni locali non vengono interpellate. Sono informati dell’arrivo dei profughi quando tutte le procedure di affidamento sono ormai ultimate.