Professore esalta Hitler, i precedenti: quando la polemica divampa sui banchi

Non è la prima volta che insegnanti finiscono nella bufera per l'apologia di regimi totalitari

Università

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Siena, 2 dicembre 2019 - Non è la prima volta che un professore finisce nella bufera dopo aver esaltato regimi totalitari. Il caso di Siena è uno dei tanti che in questi anni sono balzati all'onore delle cronache. In aprile, a Venezia, venne sospeso il professor Sebastiano Sartori, docente dell'istituto professionale "Barbarigo" di Venezia ed esponente di Forza Nuova.

L'uomo attaccò la senatrice Liliana Segre, che fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Attaccò poi la Costituzione e appoggiò l'idea di campi di sterminio in Libia. Riportò le sue frasi su Facebook e fu sospeso. A scuola arrivarono anche gli ispettori del ministero. Erano stati i genitori dei ragazzi a segnalare cosa il docente scriveva sulle sue pagine social. 

Un caso controverso avvenne a Roma nel 2017, in una scuola di Trigoria. I genitori sentivano a casa i loro ragazzi esaltare il fascismo. Cercarono di capirne di più e nel mirino finì la professoressa di storia Marinella Bartalucci. La vicenda poi si ridimensionò, ma creò non poche polemiche. 

A Sassari, nel 2018, provocarono polemiche i funerali del professor Giampiero Todini, docente di storia del diritto italiano all'università di Sassari. Funerali di stampo fascista, con braccia tese. "L' ho fatto per una specifica volontà di mio padre", disse il figlio. Todini non nascose mai, durante la sua carriera universitaria, le sue idee.