Ponte della Casanova. La ditta non si presenta

I lavori dovevano riprendere a fine agosto . La rabbia del sindaco Conti. per altri ritardi nelle opere.

Ponte della Casanova. La ditta non si presenta

Il sindaco Conti denuncia: «I disagi subiti hanno ormai messo in crisi il sistema economico del territorio, di famiglie e lavoratori»

Sul ponte della Casanova, a Buonconvento, chiuso da un anno, si è abbattuta un’altra tegola. I lavori della sua messa in sicurezza avrebbero dovuto riprendere a fine agosto, ma la ditta incaricata di realizzare l’intervento non si è presentata al cantiere. Di conseguenza, la riapertura al traffico del ponte subirà un altro ritardo, l’ennesimo. Il sindaco Riccardo Conti è arrabbiatissimo. "I disagi subiti hanno ormai messo in crisi il sistema economico del territorio, famiglie e lavoratori, denuncia il primo cittadini. L’amministrazione provinciale in un incontro con il Comune aveva condiviso che entro la fine di agosto, la ditta che si era aggiudicata l’appalto, avrebbe ripreso i lavori, ma ciò non è avvenuto. A quanto pare sembrerebbe che tutto sia legato alla prossima fornitura del ferro, elemento fondamentale per la realizzazione degli interventi previsti nel progetto in variante". Come dire, insomma, che all’impresa non sarebbe arrivato il materiale che occorre per effettuare i lavori. "L’ amministrazione comunale continuerà a monitorare le prossime fasi dei lavori ma ribadisce con fermezza che altri ritardi sulla fine dei lavori saranno inaccettabili- conclude Conti-. I tempi preventivati per la fine dei lavori annunciati nell’ultima riunione non possono saltare in quanto i disagi e i danni economici subiti da cittadini e aziende sono insostenibili". Un intervento duro, quello del sindaco di Buonconvento, arrivato un anno dalla chiusura del ponte, inagibile dal 6 settembre 2023 con notevoli disagi per gli abitanti, le aziende agricole e gli agriturismi della zona, fortemente penalizzati. Ci sono state tante polemiche per i ritardi e anche dei sit in di protesta con protagonisti residenti e imprenditori. Le acque da qualche tempo si erano calmate, ma adesso, di fronte a questo ulteriore ritardo, sono di nuovo agitate. La strada che porta alla riapertura del ponte sull’Ombrone, purtroppo, è ancora lunga.

Marco Brogi