Ex poliziotto morto nell'incidente, perizia sulla dinamica. Cassia, strada da incubo

Incidenti e investimenti sulla Cassia sono all’ordine del giorno

I rilievi dell'incidente mortale (Foto Di Pietro)

I rilievi dell'incidente mortale (Foto Di Pietro)

Siena, 12 ottobre 2019 - Un dramma, la morte di Raffaele De Salve. L’ennesimo scontro mortale su quella striscia di Cassia che da anni fa infuriare i residenti per la pericolosità. La dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita l’ex poliziotto della questura di Siena, 60 anni, è al vaglio della magistratura.

Gli uomini della Municipale sono tornati nella tarda mattinata di ieri sul luogo dell’incidente per alcune verifiche alla luce del sole, consegnando poi i documenti sul caso al sostituto Daniele Rosa. Che non ha ritenuto necessaria l’autopsia in quanto è evidente che De Salve ha perso la vita a causa dell’urto avvenuto giovedì intorno alle 20, mentre era in sella al suo scooter, diretto a Isola d’Arbia.

Oltretutto la ricostruzione dell’accaduto sarà supportata dal particolare apparecchio in dotazione alla Municipale che restituisce una visione tridimensionale. Verrà comunque disposta dal pm una perizia tecnica per cristallizzare i movimenti dello scooter e quello della Mini Countryman condotta da G.D.F., 50 anni, residente a Castelnuovo Berardenga, sottoposto agli esami di rito in caso di coinvolgimento in un mortale.

I funerali dell’ex poliziotto si svolgeranno oggi alle 15 alla chiesa dell'obitorio delle Scotte ma già ieri pomeriggio è stato un via vai di colleghi e di amici all’ospedale dove la salma era stata composta. Commozione e abbracci ai familiari, il figlio che lavora in un locale a Costalpino, la moglie che è un noto ufficiale della Municipale.

Un tratto maledetto, quello della Cassia compreso fra il semaforo di Cerchiaia e la piazzetta dove gira il bus. Incidenti ed investimenti, auto ribaltate che rischiano di infilarsi nei giardini delle abitazioni e qualche volta ci sono riuscite. Vedi cosa accadde alla vettura di una postina nell’estate 2017.

Che fu un annus horribilis per la Coroncina. Nell’ottobre, infatti, venne investito ed ucciso un pensionato ottantenne di Monteroni che stava attraversando la strada, all’altezza del negozio di alimentari. Seguirono polemiche roventi e dito puntato contro il Comune invocando accorgimenti.

Si svolse addirittura un incontro pubblico fra l’allora sindaco Bruno Valentini, gli assessori ed i residenti infuriati.

Dopo qualche settimana ancora incidenti, sempre nello stesso tratto. Le famiglie da  tempo criticano l’eccessiva velocità, la carenza di percorsi pedonali che consentano di compiere i gesti quotidiani come gettare la spazzatura oppure prendere il bus in sicurezza, l’illuminazione troppo debole. Ed un traffico sempre più intenso (il transito dei mezzi superiori a 7,5 tonnellate era stato poi vietato nel settore densamente abitato) visto che è l’unica arteria importante che collega alla Val d’Arbia, da Monteroni a Buonconvento.