
Poggibonsi, Cenni è già al lavoro: "Punto su cura e sviluppo della città. A metà luglio il primo Consiglio"
Susanna Cenni (nella foto) è tornata a varcare, da sindaca, la soglia di Palazzo comunale a Poggibonsi, a distanza di tempo dalle precedenti esperienze da consigliera nei gruppi di maggioranza.
Come descrive le sensazioni del ritorno in Comune?
"Sono emozionata e sento un gran senso di responsabilità. Nella comunità si avvertono delle attese che non possono essere deluse. Aspettative testimoniate anche da persone che mi hanno fermata per strada, esortandomi a svolgere al meglio il compito".
Il passaggio di testimone con David Bussagli e poi quali altri atti dopo l’insediamento?
"Una chiacchierata con il sindaco uscente e un primo sommario delle urgenze. Quindi un incontro con i dirigenti e un saluto ai dipendenti comunali. Per il momento non li ho conosciuti tutti, perché sono tanti e dislocati in più sedi. Abbiamo dovuto affrontare già una sorta di ‘emergenza’, in realtà solo una verifica da parte del Comune, con successiva segnalazione di disservizio, in seguito al black-out elettrico che ha interessato giorni fa il centro di Poggibonsi".
Quali punti del programma avranno la priorità?
"Mettiamo in fila la cura della città, la partecipazione, il patto per lo sviluppo, i temi programmatici da esaminare con i componenti della giunta che andrò a formare. Entro metà luglio si riunirà il Consiglio".
Riprendiamo il discorso dal tempo in cui era in corso nel suo partito, il Pd, la fase di ascolto per la scelta del candidato sindaco. Si parlò di un testa a testa Cenni-Salvadori per la candidatura. Come rivivere adesso, dopo mesi, quel periodo iniziato nell’autunno del 2023?
"In verità la fase non l’ho vissuta. Sono stata cercata per ricoprire il ruolo di candidata dopo la conclusione di quel periodo. Non mi sono sentita ‘in campo’ in momenti precedenti. Mi stavo dedicando ad altro e non avevo in cantiere l’impegno che poi mi sarebbe stato affidato".
Quali saranno, negli intenti, i rapporti con le opposizioni? Mi riferisco al centrodestra giunto al ballottaggio, a Rifondazione comunista che torna in Consiglio, alla lista civica guidata da Claudio Lucii, fino a non molto tempo fa in forza al Pd...
"Indicherei tre ingredienti a mio parere basilari: la lealtà, il rispetto e ascolto. All’interno del proprio ruolo ogni forza politica è chiamata ad agire nell’interesse della città".
Un balzo all’indietro sino alle amministrative del 1985: Susanna Cenni eletta per la prima volta in Consiglio comunale a Poggibonsi per il Pci e Piero Pii primo dei non eletti per il Pci in Consiglio regionale, dove sarebbe poi entrato a legislatura in corso, divenendo anche vicepresidente dell’assemblea. Oggi Cenni e Pii sono i sindaci neoeletti dei principali comuni della Valdelsa, l’una per il centrosinistra, l’altro di appartenenza civica. Come commentare questi corsi e ricorsi della storia?
"Pii era già allora un amministratore strutturato, dato che aveva ricoperto la carica di sindaco di Casole d’Elsa, mentre io personalmente muovevo i primi passi. Comunque, per quanto mi riguarda, sono ancora una donna convintamente di sinistra".
Una cohabitation in chiave valdelsana?
"Ci sarà modo di confrontarci, come avviene sempre tra i sindaci. La Valdelsa, come circondario, non si ferma a Poggibonsi e Colle. È più grande e abbraccia più comuni anche al di fuori del Senese".