Pino Di Blasio
Va dato atto all’allora sindaco De Mossi che la scelta di inserire il Palio di Siena nel registro della Regione Toscana sulle rievocazioni storiche fu presa come strategia difensiva al processo di Asti. Le conseguenze però di quella tutela burocratico-giudiziaria della Festa, sono state più beffarde che efficaci. Il Palio è in un elenco che comprende la Giostra dell’Orso, il Presepe vivente, la Festa della Polenta, oltre alla Giostra di Arezzo, al Bravìo delle Botti e al calcio storico fiorentino. Quel contributo di 3mila euro concesso dalla Regione è irriverente per Siena. Non ha senso far parte della lista, il Palio non è rievocazione, non è una Festa resuscitata dopo che è morta. Il Palio è storia da sè, da 5 secoli non ha mai smesso di esserlo.