Pay Care, nuovo presidio Il rilancio passa dalle urne

Ferretti e Fabio a fianco dei lavoratori: una promette "ulteriori pressioni sulla Regione e tavolo comunale", l’altra annuncia "il filo diretto con il Governo".

Pay Care, nuovo presidio  Il rilancio passa dalle urne

Pay Care, nuovo presidio Il rilancio passa dalle urne

di Cristina Belvedere

Finora nei confronti organizzati non si erano mai attaccate in modo frontale, ma ora si avvicina il ballottaggio e l’aria pare cambiata. Le due candidate a sindaco si sono ritrovate infatti ieri mattina in contemporanea in piazza Salimbeni, invitate dai sindacati per sostenere la vertenza Pay Care dopo la ’fumata nera’ della riunione del tavolo regionale. La prima ad arrivare è stata Anna Ferretti, candidata del centrosinistra, in compagnia del segretario del Pd di Siena Massimo Roncucci. Ha ascoltato Giuseppe Cesarano della Fim Cisl e Massimo Onori della Fiom Cgil riferire ai lavoratori in merito ai risultati deludenti dell’incontro in Regione e alle pressioni fatte dalla stessa Ferretti su Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani, poi ha preso la parola: "Ho chiesto alla Regione di alzare il livello di attenzione sulla vertenza – ha spiegato Ferretti –. Se dipenderà da me, la prossima settimana aprirò un tavolo anche a livello comunale con la Provincia, i Centri per l’impiego, i sindaci degli altri Comuni e gli imprenditori. Bene dunque il tavolo regionale, ma serve agire pure sul piano locale, ragionando con il territorio". E ancora: "Bisogna pensare che a dicembre 50 famiglie rischiano di restare senza lavoro e questo non è tollerabile. Bisogna trovare per i dipendenti di Pay Care una possibilità di ricollocazione".

Dopo qualche minuto si è materializzata anche Nicoletta Fabio che, invitata a prendere la parola, ha detto: "Oggi il palcoscenico deve essere tutto dei lavoratori. Io sono qui per ascoltare le vostre istanze, perché seguo la vicenda dal primo giorno". A margine della manifestazione in piazza ha poi aggiunto: "Mi sono già mossa a livello di Governo per sollecitare interventi. Ci sono profili professionali che possono essere reimpiegati sul territorio. Bene quindi un tavolo comunale accanto a quello regionale, ma io posso garantire un filo diretto con Roma".

I sindacati hanno quindi annunciato un pacchetto di "15 ore di sciopero selvaggio" e il mantenimento dello stato di agitazione nel sito di Monteriggioni: "L’obiettivo è arrivare a una svolta prima che termini il contratto di solidarietà".