ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Orizzonte telemedicina. Progetti al via da luglio. Bezzini: "Svolta storica per il nostro sistema"

Terza giornata di incontri con operatori sanitari e associazioni "Cambiamento epocale, come 25 anni fa con Campostaggia".

Terza giornata di incontri con operatori sanitari e associazioni "Cambiamento epocale, come 25 anni fa con Campostaggia".

Terza giornata di incontri con operatori sanitari e associazioni "Cambiamento epocale, come 25 anni fa con Campostaggia".

Per definire il passaggio ormai dietro l’angolo, con l’applicazione della telemedicina su larga scala per l’Asl Toscana sud est, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini usa un parallelismo suggestivo: "Siamo di fronte a una svolta storica. Fra poco celebreremo i 25 anni di Campostaggia, allora dirigenti capaci presero l’iniziativa superando esigenze localistiche e costruendo qualcosa che oggi genera benefìci per tutti e da cui non torneremmo indietro. Oggi, come allora, siamo di fronte a un cambiamento epocale".

Parole pronunciate ieri a Siena, nell’aula magna dell’Università per Stranieri, di fronte alla platea di operatori sanitari, rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni e cittadini, nel terzo appuntamento regionale dedicato appunto alla telemedicina, che da luglio avvierà le sue applicazioni pratiche. E per un’azienda territoriale che copre mezza Toscana - come si usa dire, da Sestino (sul Casentino) all’Isola del Giglio -, con un’estensione inversamente proporzionale alla densità abitativa e zona che lamentano serie difficoltà (basti pensare al caso Amiata), l’opzione è rilevante. "È uno dei progetti più importanti per la nostra Area vasta – dice Marco Torre, direttore generale dell’Asl Toscana sud est – perché ci consentirà di mettere ancora più in connessione la rete ospedaliera con quella territoriale, avvicinando i professionisti ai pazienti e favorendo una maggiore equità delle cure". Da luglio il via "con l’implementazione progressiva degli strumenti digitali – spiega Torre – anche se la vera sfida non è solo tecnologica, ma riguarda il coinvolgimento del nostro personale e l’adattamento a un nuovo modo di lavorare, da condividere con i pazienti".

Sul tavolo, per tutta la Toscana, ci sono per ora 34 milioni 460mila euro assegnati alla Regione e finanziati attraverso il Pnrr: 29 milioni 860mila euro per l’infrastruttura vera e propria, 4 milioni 600mila euro per l’acquisto delle postazioni per medici e operatori da installare negli ospedali o nei presìdi sul territorio.

"La telemedicina – ha detto ancora Bezzini – dovrà diventare patrimonio condiviso nel rapporto con i cittadini e con l’associazionismo, in un percorso che dovrà coinvolgere più attori possibile anche per annullare il digital divide". Una nuova frontiera che, per l’assessore, potrà servire anche a colmare le lacune in zone disagiate. Restando alla nostra provincia, basti pensare all’Amiata e alle recenti polemiche che hanno riguardato anche la gestione dell’ospedale. "Proprio sull’Amiata – afferma Bezzini – si sono avviate sperimentazioni interessanti come il Metaverso, nella consapevolezza che l’innovazione può accorciare il gap nelle opportunità di accesso. È la dimostrazione che il cambiamento non deve per forza partire dalle città, ma può avere origine anche dai territori e dalle aree che hanno maggiori difficoltà".

"Accanto al fascicolo sanitario elettronico e alla cartella unica per tutte le strutture sanitarie toscane – ha spiegato Bezzini – questo è il terzo pilastro del processo di innovazione del nostro Sistema sanitario, che ci aiuterà a trovare un nuovo equilibrio per l’intero sistema in uno scenario caratterizzato da una pressione crescente sulle strutture, a causa innanzitutto della cronicizzazione delle malattie, in una fase storica di risorse scarse".

Orlando Pacchiani