REDAZIONE SIENA

Offese alla Meloni, il professor Gozzini sospeso per tre mesi

Niente stipendio per il periodo della sospensione dopo le offese sessiste alla radio

Giorgia Meloni

Siena, 26 marzo 2021 - "Il Consiglio di amministrazione dell'Università di Siena ha accolto nella riunione di questa mattina il parere espresso dal Collegio di disciplina sulla sanzione proposta dal rettore per il professor Giovanni Gozzini e ha deliberato la sospensione del docente dall'ufficio e dallo stipendio per tre mesi".

Caso Gozzini
Caso Gozzini

Così in una nota l'Ateneo in merito al caso delle affermazioni sessiste sulla leader di Fdi Giorgia Meloni, pronunciate da Gozzini, docente a Siena, in una trasmissione su Controradio del 19 febbraio scorso.

Gozzini era già stato sospeso in via cautelativa dall'Università e il rettore aveva proposto 3 mesi di sospensione.

Nell'ultima riunione del 16 marzo, si legge in una nota dell'Ateneo, il Collegio di disciplina, "dopo aver constatato la rilevanza dei fatti sul piano disciplinare ha confermato la proposta del rettore Francesco Frati". Il Cda dell'Ateneo ha anche approvato una mozione di alcuni consiglieri, "nella quale si sottolinea il ruolo dell'Università" e "la responsabilità che questo ruolo implica nel rispetto dei valori fondanti della nostra comunità".

"L'Università - si legge nella mozione - si nutre dei valori delle persone che la compongono e che tali valori sanno trasmettere. Su ciò si basa la sua reputazione".

"Sappiamo di vivere - così ancora la mozione - il tempo della retorica totale, nel quale la cultura e le competenze sembrano essere valori facoltativi e dove spesso il linguaggio è calpestato e usato male; e quando si usano male le parole vuol dire che si usano male le idee. Nel caso in specie, le parole sono state usate male. Gli insulti e le denigrazioni, che hanno violato il rispetto e la dignità della persona, sono antitetici al pensiero critico esercitato confrontando le idee in modo appassionato, rispettoso, logico, senza preconcetti e con rigore morale ed espressivo. Questa violazione, già sottolineata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, trascende i nostri provvedimenti disciplinari, comunque atti dovuti, necessari e corretti, che per loro natura non possono essere l'epilogo nel quale si compie il nostro apparente riscatto. Questo Consiglio di amministrazione vuole richiamare l'intera comunità accademica al rispetto dei valori sostanziali e formali qui espressi".