"Nente trattori, in vigna meglio i cavalli"

A Montalcino l’azienda bio guidata da Francesco Cantini. "Dal nostro Brunello arriva anche la spinta a proteggere l’ambiente"

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Che il Brunello di Montalcino faccia notizia, non è certo una novità ma in questo mondo fatto di tecnici, esperti assaggiatori, critici e stampa specializzata si annida una storia che non può non destare l’interesse generale. È quella del giovane produttore Francesco Cantini che proprio nei vini di Montalcino trova ispirazione per realizzare il suo sogno di vivere e far vivere i suoi prodotti in un ambiente che torni ad essere puro con il suo equilibrio originario.

"Da qualche anno – racconta – sto portando avanti il progetto di avere un’azienda totalmente biodinamica. Ho iniziato con un orto che oggi sta funzionando bene e dà prodotti straordinari ed ora stiamo lavorando per produrre un vino biodinamico. Si tratta in sostanza di aiutare la vigna a ricostruirsi un equilibrio naturale simile per esempio a quello del bosco che trova in se stesso il modo di vivere bene. Nelle mie vigne pascolano cavalli, papere, oche e ci vivono anche molte quaglie che contribuiscono a mantenere il verde delle erbe e a concimare in modo naturale il terreno. Questo porta anche a rendere equilibrata la presenza di insetti che autonomamente combattono altri parassiti. Gli animali sono liberi di girare per le vigne e vengono portati in grandi recinti solo quando ci sono i germogli di cui sarebbero naturalmente golosi. Per fare questo occorre essere convinti che la terra è viva, occorre capirla e credere anche in aspetti come le fasi lunari nello sviluppo delle piante e nella vita del terreno, proprio come l’influenza che ha la Luna nelle maree. Questo all’inizio ha suscitato nei produttori molte perplessità e anche qualche ironia, oggi diversi mi chiedono consigli ed altri cercano di osservare per fare altrettanto nelle loro aziende. Sono circa una decina i produttori che si stanno approcciando al biodinamico. Attualmente, con due amici e colleghi, Francesco Mulinari de ’L’Aietta’ e Federico Ciacci di ’Villa i Cipressi’ stiamo addestrando dei cavalli al tiro di carrozze per organizzare dei tour nelle nostre aziende ed anche per il traino di attrezzi per sostituire in alcuni lavori i trattori".. "Sono molto orgogliosa del progetto di mio figlio – interviene la madre Stefania – che sta mettendo mettendo a frutto il tempo dedicato a lunghi studi in materia e ovviamente spero che i risultati gli diano ragione". Oggi possiamo dire che ’Piombaia’ (l’azienda di Francesco Cantini) sta diventando una ’bolla’ protettiva per l’ambiente, una sorta di Shangri-La che però ha tutti i numeri per essere un mondo ideale reale e non della fantasia letteraria di uno scrittore.

Andrea Falciani