GIULIA MAESTRINI
Cronaca

Come ti salvo le mura di Siena: "Manutenzione prima di tutto"

Il presidente Duccio Nello Peccianti anticipa le prossime mosse

BENI COMUNI Un momento della pulizia delle mura di inizio estate

Siena, 14 gennaio 2016 - Il 2016 è iniziato con la migliore delle notizie per chi ha a cuore le mura e il patrimonio artistisco senese: il Mibact ha approvato un finanziamento da 2,2 milioni di euro per il restauro e il recupero dello storico bene. Soldi che non saranno sufficienti – il piano per l’intera cinta muraria è da 8 milioni di euro – ma che sono un bel punto di partenza su cui vale la pena aprire una riflessione attenta.

L’associazione Le Mura, che nei giorni scorsi ha rinnovato il consiglio direttivo (confermati Alberto Tilli, Paolo Menicori, Fabio Massimo Rossi, Mike Manchester e Carolin Angerbauer, entra Marco Nesi) è pronta a mettersi a disposizione di Comune e Soprintendenza. Lo racconta il neo presidente, Duccio Nello Peccianti.

Il 2016 parte con il piede giusto...

Una buona notizia, ancor più per noi dell’associazione e per tutti quelli che si sono impegnati con noi per riscoprire e valorizzare questo patrimonio; non avremmo mai immaginato di arrivare a questo punto.

In un certo senso siete stati dei precursori nell’interesse verso le mura.

Quando siamo nati, due anni fa, abbiamo subito raccolto grande interesse, consenso e collaborazione da parte di chiunque, via via, abbiamo coinvolto: le tante associazioni e ovviamente la Contrade, tutta gente che si è sporcata le mani, con noi, in senso letterario.

Poi è arrivata la collaborazione con le istituzioni.

Con l’amministrazione comunale abbiamo firmato il patto per i beni comuni, una sorta di accordo quadro che riguarda tutta l’estensione delle mura: ha avuto validi effetti e continuerà ad averne.

Adesso arriva anche un finanziamento importante.

I 2,2 milioni non sono sufficienti, ma sono abbastanza per la messa in sicurezza di alcune zone che hanno bisogno di interventi urgenti e per lavorare in maniera intelligente su un’area ben precisa da individuare e riportare a nuova vita, rendendola fruibile.

La Valle di Follonica è la candidata ideale?

E’ forse la più semplice da aggredire nell’immediato, su cui abbiamo lavorato tanto e su cui c’è già un progetto del Comune da finanziare attraverso l’Art Bonus: potrebbe essere un ottimo esempio di sinergia, procedendo con il restauro mentre si individuano percorsi di utilizzo e si tracciano nuovi accessi. Ma non abbiamo preferenze: abbiamo idee sulla Valle della Pania o Porta Giustizia, siamo a disposizione per sedersi a un tavolo e palare con grande concretezza.

Senza voli pindarici, insomma?

I molti interventi testimoniano il grande interesse cittadino su questo tema, ma rischiano di portare a prese di posizione frettolose. A volte anche l’idea migliore può incepparsi in un dettaglio, quindi è necessaria una riflessione approfondita.

Partendo da dove?

Dalla manutenzione: la vegetazione è in grado di riprendersi, in una sola stagione, un tratto su cui si sono spese risorse ed energie. Allora, già nell’avviare il progetto ci si deve rendere conto della necessità di mantenere e conservare il lavoro svolto.