Multe annullate ai negozi Regolamento contestato

Il Giudice di pace ha dato ragione all’Associazione centro storico sulle limitazioni per le proroghe delle norme Covid lo scorso anno.

Multe annullate ai negozi  Regolamento contestato
Multe annullate ai negozi Regolamento contestato

Tre sentenze del Giudice di pace hanno dato torto al Comune, che aveva multato altrettanti esercizi commerciali per aver occupato il suolo pubblico senza averne titolo, secondo il regolamento adottato dall’amministrazione. Si trattava di una cartoleria, una tabaccheria, una gastronomia e quindi di attività escluse dalla proroga delle “norme Covid“ dello scorso anno, che avevano ristretto ai pubblici esercizi con attività di somministrazione la possibilità di continuare a godere delle deroghe per l’occupazione degli spazi.

A impugnare quelle sanzioni comminate dalla polizia municipale (da circa 300 euro l’una) l’Associazione centro storico, allora guidata da David Chiti che ora si trova (curiosamente) a esultare per la sconfitta in giudizio dell’amministrazione di cui è assessore.

"Quando abbiamo fatto un gesto di disubbidienza civile, continuando a far usufruire del suolo pubblico i negozi di vicinato, nonostante l’obbligo di toglierne la possibilità al 30 giugno dell’anno scorso, lo abbiamo fatto perché la decisione che aveva preso l’amministrazione comunale secondo noi era sbagliata", commenta Chiti, candidato con Destinazione Terzo Polo.

A rappresentare le istanze dei commercianti e dell’Associazione l’avvocato Thomas De Vito. Il ricorso ha fatto leva sul fatto che il regolamento comunale era troppo restrittivo rispetto alla norma generale: non poteva cioè essere prorogata la concessione solo per una categoria, escludendo i negozi di vicinato.

Adesso la normativa generale è cambiata, ma la scorsa estate il Comune non avrebbe potuto procedere con quella distinzione, stando a quanto emerso dalle tre sentenze di cui sarà poi reso noto il dispositivo.

"Questa sentenza è la dimostrazione che il Comune appartiene

solo e soltanto ai cittadini – commenta ancora David Chiti –. Nonostante io fossi allora presidente dell’Associazione centro storico e nominato dal Comune nel direttivo dell’associazione stessa abbiamo deciso di andare fino in fondo alla questione. Adesso è arrivato il responso del giudice di pace a dirci che avevamo ragione. In ogni caso stiamo sempre dalla parte del cittadino".

O.P.