LAURA VALDESI
Cronaca

"Green pass per il pubblico? Non voglio discriminare". E annulla lo spettacolo

L'artista Alvalenti doveva salire ieri sul palco in provincia di Siena

Alvalenti durante uno spettacolo (foto dal profilo Facebook)

Alvalenti durante uno spettacolo (foto dal profilo Facebook)

Monticiano (Siena), 22 agosto 2021 - «Alvalenti non discrimina», scrive il poeta grafi-comico riuscito nell’impresa di portare la sua arte sul palcoscenico facendo del disegno umoristico una forma di spettacolo. Avrebbe dovuto esibirsi ieri alle 21,30 nel chiostro di Sant’Agostino a Monticiano ma ha deciso di non farlo. Pubblicando sul profilo facebook una scritta sulla locandina dell’evento: «Rinviato dall’artista ad un futuro migliore». Poi Alvalenti, all'anagrafe Alessandro Valenti, spiega meglio il colpo di scena: «Ringrazio tutta la giunta del comune di Monticiano per avermi chiamato anche quest’anno purtroppo mi vedo comunque costretto ad annullare e rinviare ad un futuro migliore il mio spettacolo ’Il Poeta e la lavagna’. La mia etica non consente di accettare la discriminazione cui dovrebbe sottostare il mio pubblico attraverso il Green pass. Per gli enti pubblici o privati che applicano questa regola antiumana, perché viola i diritti fondamentali dell’uomo, non sono disponibile a prestare la mia arte». 

Un polverone. Perché è un nome importante e conosciuto  Alvalenti, noto al grande pubblico per aver partecipato  alle edizioni di Zelig Off su Canale 5 con Vanessa Incontrada e Claudio Bisio  nel 2010, nel 2012 con Paola Cortellesi. Perché ha creato il giocoso personaggio ’Filù’, per lo spettacolo che sta portando ora  per l’Italia. Nel luglio scorso era andato in scena  anche a Pistoia e a Prato.  

Polverone perché a Monticiano c’è stato un grave lutto per il Covid: è morto il sindaco Maurizio Colozza, 71 anni,  colonnello dei carabinieri in pensione, eletto nel 2017 con una lista civica. «Anche a letto – diceva nella seconda ondata della pandemia – i cittadini devono mettere la mascherina», tanto voleva che fossero ligi alle regole per preservare la salute della  comunità. Pochi mesi prima, sempre per il Covid 19, era deceduto anche suo fratello alle Scotte. Dunque la questione è carne viva per i cittadini.   «L’amministrazione comunale  è a dir poco rimasta esterrefatta dalla comunicazione. Non siamo amareggiati ma arrabbiati», sottolinea duro il sindaco Alessio Serragli mentre sui social infuria la polemica. «Non solo siamo senza spettacolo, passi. L’assessore competente ne sta cercando un altro per i prossimi giorni. Ma si dimentica una cosa: che qui il sindaco Maurizio Colozza è morto nell’aprile scorso per Covid, qui c’è stata una grande tragedia. Non accettiamo - conclude Serragli -  la motivazione, tantomeno la condividiamo. Sul rispetto delle norme anti-Covid in questo paese non si transige ora, né si farà mai in futuro».