Molestie, l’indignazione in una mail "Basta, succedeva da troppo tempo"

I passaggi della lettera inviata da ragazzi e ragazze gettano luce sul clima pesante fra i corridoi "Siamo in difficoltà e imbarazzo e dobbiamo porre fine a questa situazione". La Procura potrebbe acquisirla

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"Quelle parole ci fanno sentire a disagio e in imbarazzo. Ma hanno anche rappresentato un grande peso psicologico per tutti noi, tanto da aver paura di incontrare il professore nei corridoi". E ancora: "Dobbiamo porre fine a una situazione grave che vige a scuola da troppo tempo". Sono alcuni dei passaggi della lettera inviata a gennaio da una cinquantina di studenti, ragazzi e ragazze, alla dirigente del liceo artistico Buoninsegna. Nella missiva si denunciava la situazione di disagio che si era venuta a creare a casa e fra i corridoi del liceo. Ma la lettera, forse per un errore di digitazione nell’indirizzo da parte degli studenti e delle studentesse, non arrivò mai alla preside. Fu comunque ’portata’ in consiglio d’istituto il 15 febbraio da uno dei rappresentati dei genitori che ne aveva ricevuto copia.

Si tratta di parole scritte quasi due mesi dopo la scelta dell’ex studentessa di 19 anni di rivolgersi al centro antiviolenza Donna chiama Donna per raccontare le presunte molestie verbali ricevute da uno dei suoi ormai ex professori: commenti a foto pubblicate sui social della giovane, apprezzamenti espliciti al di là del rapporto docente-alunno. I ragazzi scelsero di inviarla lo stesso giorno della della Pec spedita dal legale della studentessa alla preside. Un modo per far sentire alla 19enne la loro vicinanza.

Le parole contenute nella mail, probabilmente, saranno anche acquisite dalla Procura e descrivono il clima di pesantezza causato, secondo ragazze e ragazzi, dagli atteggiamenti del docente. Gli studenti affermano nero su bianco anche "di essere in grado di allegare le prove di quanto riferito qualora fosse ritenuto necessario". E lasciano capire come a scuola quel motivo di disagio fosse già conosciuto da tempo.

Sul caso della 19enne il docente, tramite il suo legale Maurizio Forzoni, ha respinto le accuse al mittente, precisando come, in realtà un chiarimento con la ragazza ci fosse già stato e che, nei messaggi del docente non vi fosse malizia.

La segnalazione del molestie denunciate dall’ex studentessa di 19 anni era stata trasmessa alla Procura dalla stessa dirigente, come prevede la legge in questi casi, a inizio di quest’anno. Il caso è stato portato alla luce due giorni fa dal centro anti violenza ‘Donna chiama Donna’ che ha fornito alla ragazza l’assistenza legale dell’avvocato Claudia Bini. Le indagini sono quindi ancora in una fase embrionale, ma non è escluso che il contenuto della lettera dove i ragazzi chiedono un’intervento della preside venga acquisito per valutare se gli atteggiamenti che hanno messo a disagio gli alunni, oltre al caso della 19enne, fossero più estesi. E stabilire se, e in quale misura, il professore sia effettivamente coinvolto.

Claudio Capanni