SIENA Si è presentato ieri verso le 18 a sorpresa, preceduto da una telefonata di un’agenzia di promozione ai gestori della biglietteria dell’Opera del Duomo. "Volevano sapere se c’erano posti disponibili alle 18 per sei persone - racconta Stefano Di Bello, manager di Opera Civita -. Ovviamente ho detto sì, ma non mi hanno spiegato per chi fossero quei biglietti". La scoperta è arrivata davvero per caso poco dopo. Mick Jagger, l’iconico frontman degli immortali Rolling Stones, era l’acquirente dei 6 biglietti per il Duomo. Nessuno l’ha riconosciuto quando con le guardie del corpo, una guida fiorentina e una coppia di amici agenti, ha varcato la porta della Cattedrale. Galeotta è stata la richiesta di una sorvegliante. "Lei ha chiesto a quel turista - racconta sempre Di Bello - con il volto coperto dalla mascherina, di togliersi il cappello perché quello era un luogo sacro. La star ha obbedito all’ordine ed è allora che la ragazza lo ha riconosciuto e ha dato l’allarme". Quello che è successo dopo è il resoconto di un pomeriggio particolare per un mito della musica. Ed è sembrato strano che l’autore di tanti testi dissacranti, a cominciare da ’Sympathy for the Devil’, sia rimasto ammaliato da un luogo sacro come il Duomo di Siena. La comitiva guidata da Mick Jagger è entrata alle 18. Arrivato in Piazza del Duomo a bordo di due Mercedes nere, partite da Firenze dove la star è protagonista di una serie di eventi e di momenti di relax, il gruppo è rimasto per 45 minuti all’interno. Nessuno degli altri visitatori, ad eccezione della sorvegliante che ha chiamato i responsabili, ha scoperto chi fosse quel signore con i capelli lunghi e la mascherina. Mick Jagger ha ammirato il Pavimento del Duomo, il capolavoro di marmo la cui scopertura ha già richiamato 200mila visitatori. E poi ...
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