"Uno dei paesaggi più suggestivi delle Crete senesi, fatto di sinuose strade bianche costeggiate da cipressi e morbide colline alla cui sommità si ergono i tipici poggetti aguzzi che attirano in Toscana turisti e fotografi da tutto il mondo, sta per essere deturpato", lamentano gli abitanti. Un’antenna alta 21 metri sta infatti per essere installata, raccontano, proprio sopra uno di questi poggetti, unitamente ad un locale tecnico che andrà a rimpiazzare le piante che da sempre rappresentano l’identità di questo suggestivo territorio. Gli abitanti della zona si sono svegliati la settimana scorsa e, con loro sorpresa, hanno visto transennare il bellissimo poggetto di pini e cipressi antistante la ristrutturazione delle coloniche dell’area denominata CERES, in località Salteano. Il poggetto sorge poco distante dalla millenaria Canonica di Santa Maria di Salteano, datata 1186, a cui si giunge da Isola d’Arbia oltrepassando il piccolo ponte sul fiume Arbia. Una zona di grande pregio storico paesaggistico, attraversata dalla via Francigena verso la Val d’Orcia e Montalcino, da cui si gode una vista mozzafiato sulla città di Siena e che ospita alcune strutture agrituristiche conosciute a livello internazionale proprio per la loro posizione.
Eppure, raccontano, l’intervento ha ricevuto fin dal 2022 le necessarie autorizzazioni dell’Ufficio Tecnico del Comune e il parere favorevole dell’Arpat, che hanno anche concesso una deroga alla fascia di rispetto stradale e il permesso all’occupazione permanente del sottosuolo pubblico per l’allacciamento alla conduttura Enel. Ma il provvedimento non è dovuto passare in giunta, tanto è vero che il sindaco di Asciano, Fabrizio Nucci, appena messo al corrente dagli abitanti di Salteano, si sarebbe subito mobilitato. Per il momento, però, pare che le concessioni siano tutte in regola.
Ma i cittadini non ci stanno. E stamani a partire dalle 8, quando dovrebbero iniziare i lavori, hanno deciso di manifestare il loro dissens facendosi trovare al poggetto per impedire quello che considerano uno scempio.