REDAZIONE SIENA

Le sorgenti del Vivo diventano un museo

Il presidente di AdF, Renai: "Inaugureremo domani il polo educativo a Castiglione d’Orcia, a poca distanza dall’Ermicciolo"

Al Vivo d’Orcia, sul Monte Amiata, sta per aprire le sue porte il ’Museo dell’Acqua’, ideato e allestito da AdF che ha finanziato e realizzato le opere di rinnovamento dei locali di proprietà del Comune di Castiglione D’Orcia in via delle Sorgenti. Nasce così, in prossimità della sorgente dell’Ermicciolo, un nuovo polo educativo e culturale con al centro il legame prezioso e vitale tra l’essere umano, l’acqua e la natura. L’inaugurazione è in calendario domani. Ne parliamo con il presidente di AdF Roberto Renai.

A chi è dedicato il Museo dell’Acqua?

"A tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno vissuto, vivono e vivranno in questo territorio - è la prima risposta di Renai -, contribuendo alla sua crescita e proteggendone la vita, ossia l’acqua, la risorsa più preziosa. A chi con impegno, lavoro e determinazione ha fatto della montagna e dell’acqua la propria vita, a beneficio di tutta la comunità".

Come è nato il museo?

Il progetto risponde sia alle esigenze del territorio e dei Comuni soci, sia alla volontà di valorizzare la natura e la storia di un luogo di profondo fascino e unico al mondo, di grande valore per AdF. Al Vivo si trova la sorgente dell’Ermicciolo e nasce la ’Dorsale del Vivo’, una delle arterie principali della nostra rete che da sempre garantisce l’approvvigionamento idrico di larga parte del territorio senese, compresa la città di Siena".

Una sinergia che ha visto insieme Acquedotto del Fiora e Castiglione d’Orcia…

"Certamente, il rapporto di fiducia e sinergia con i Comuni soci è per noi fondamentale e AdF è impegnata a fornire risposte alla comunità e al territorio. La collaborazione con il Comune di Castiglione d’Orcia è stata preziosa per dare vita a questo spazio dedicato alla ricerca e alla memoria storica dell’Acquedotto, dell’azienda e della realtà sorgiva del Vivo".

Qual è l’obiettivo?

Raccontare i legami tra la comunità e la risorsa idrica, creando un ponte tra passato e futuro per far incontrare generazioni, esperienze, saperi, sensibilità e prospettive. Con particolare attenzione ai temi che ci stanno a cuore, quali la sostenibilità, la tutela e l’uso consapevole della risorsa idrica, il rispetto dell’ambiente, l’innovazione, il riuso, l’economia circolare, la transizione ecologica ed energetica, come elementi di congiunzione tra il mondo di ieri e quello di domani".

Sarà collegato alle visite alle sorgenti?

"Sì, si inserisce in un progetto più ampio dal forte valore educativo, quello delle ’Vie dell’Acqua’, come nodo fondamentale di una rete che include anche le visite alle nostre sorgenti, in particolare per gli alunni delle scuole, ma non solo".

L’inaugurazione sarà l’inizio di un percorso?

"Esatto, non sarà un punto di arrivo ma di partenza e rappresenta l’apertura di uno spazio a disposizione, comunità, luogo di incontro tra generazioni, di conoscenza e riflessione, dove progettare insieme il futuro, proteggere il pianeta e riscoprire il legame prezioso tra l’essere umano, l’acqua e la natura".

Uno spazio destinato a crescere, quindi?

"Sì, verrà arricchito progressivamente con altri manufatti, documentazione e contenuti educativi, implementando le funzioni digitali. Con le sue soluzioni hi-tech, questo piccolo grande museo potrà diventare un punto di riferimento culturale e tecnologico per sensibilizzare tutti sull’importanza della risorsa idrica, oltre che un luogo di identità e di riconoscibilità per tutti i nostri collaboratori che lì troveranno il valore vero del loro lavoro".