
Indagini dei carabinieri
Siena, 21 gennaio 2024 – Faccia a faccia con il ladro. Non è il titolo di un film, ma il brutto episodio vissuto da Raquel e dalla sua famiglia lo scorso venerdì notte a Carpineto. Episodio non isolato, purtroppo, diventato parte di un copione che va avanti ormai da diversi mesi nel territorio di Sovicille, dove i furti sono sempre più frequenti. L’ultimo, in via Portogallo, durante una tranquilla cena in famiglia. Racconta tutto Raquel Duarte al telefono, dopo aver pubblicato un post sul gruppo Facebook ’Segnalazioni Sovicille’. Erano circa le 19.45 di sera quando Raquel, il marito e la loro bimba di tre anni sentono un rumore assordante dalla casa dei suoceri, adiacente alla loro, come un muro che cade. "Sono i ladri!", urla subito Raquel al consorte, ormai in allerta costante dopo i ripetuti racconti di amici e vicini. "Poco prima il cane fuori aveva iniziato ad abbaiare forte, ma pensando fosse per colpa di un daino l’ho zittito e portato dentro casa. Aveva sentito i ladri in azione", continua la donna. Il marito schizza fuori dall’appartamento con una torcia, vede le luci in casa dei genitori e la finestra spaccata. Urla ai ladri di andarsene. Sono in tre. "È una banda che agisce allo stesso modo da mesi – spiega ancora spaventata –. Entrano quando non c’è nessuno, tra le 19 e le 20 di sera, controllano che non ci sia il cane. Prendono soldi e gioielli, non gli interessa altro. Fanno in fretta, sono molto giovani, alti e magri, avranno massimo 20-25 anni. Io li ho visti, uno di loro per fuggire mi è passato accanto, mentre mia mamma da dentro casa mi urlava di scappare perché lo aveva visto arrivare. Aveva una maschera grigia, del colore della tuta. Intanto uno era fuori a pochi metri da mio marito, minacciandolo di ammazzarlo con un coltellino svizzero in mano, mentre l’altro era ancora dentro a svuotare la cassaforte".
Raquel, incinta all’ottavo mese e mezzo, è ancora sconvolta. "Vieni che ti ammazzo", ha urlato uno dei ladri. "Andate via, avete preso tutto", la risposta del marito della donna, mentre si avvicinava il terzo componente della banda con il bottino infilato nella federa di un cuscino. Un cenno al complice e poi la fuga a piedi verso i campi, poco prima dell’arrivo dei carabinieri che, nel frattempo avevano ricevuto un’altra chiamata per furto a pochi chilometri di distanza, dopo altre tre segnalazioni la sera prima nella zona di Sant’Andrea. "Quello che si è verificato a Carpineto è preoccupante, non solo nel nostro territorio – commenta il sindaco Giuseppe Gugliotti –. Abbiamo potenziato i controlli della polizia, con più pattuglie ai varchi. Il sistema di telecamere è collegato alla centrale, così riusciamo ad avere riscontro sui passaggi. Stiamo lavorando per videosorvegliare i punti più frequentati, in entrata e uscita da Carpineto come nelle altre frazioni".