
Il capitano della Selva Andrea Causarano, nella foto, sul palco fra i colleghi della Chiocciola e dell’Istrice
di Laura ValdesiSIENACapitano della Selva Andrea Causarano, una bella accoppiata quella di Virgola su Zenis, andiamo per ordine. "C’erano cavalli dotati di altri motori e caratteristiche. Però Zenis, l’ho detto e lo ripeto, è un cavallo con cui fare, e anche vincere, il Palio". Virgola ha buttato giù il bandierino a San Martino e battuto per la prova generale al Casato. Non hanno intaccato la fiducia nei suoi confronti. "Andrea l’abbiamo scoperto noi, con lui c’è un rapporto privilegiato. Ci sembrava impossibile che non riuscisse a trovare il giusto feeling con questo cavallo. Gli abbiamo dato fiducia, gli accorgimenti presi sono stati utili. Ha sfruttato al massimo le caratteristiche di Zenis. Rapidità in partenza, un discreto motore e buona adattabilità alle curve. Un cavallo da Palio". Virgola è schizzato in testa. "E’ uscito primo, poi si è scontrato con la ’ferocia’ agonistica di Giovanni, che ha usato tutti i metodi leciti. E’ Palio, come lo è la difesa della posizione da parte nostra rispetto alle Contrade che ci inseguivano. Complimenti a Tittia per come ha interpretato la corsa, con una voglia di rivalsa che ci ha manifestato tutto l’anno. L’emblema sono quei metri dalla partenza a San Martino con un’energia da grandissimo fantino. Ripeto, ho visto solo episodi di Palio, senza alcuna volontà di danneggiare chi ci stava accanto, né chi si presentava in corsa". Soddisfatti della prestazione di Virgola, insomma. "Più che soddisfatti. Lo riteniamo un emergente, come altri. Ha dimostrato anche qualcosa di più. Lo teniamo vicino alla Selva ma libero di andare anche in altre contrade". La caduta a San Martino? "Il cavallo forse era un po’ stanco. Le traiettorie, pur con gli accorgimenti, sono diventate più difficili. Nessuna conseguenza per lui". C’è stata una contestazione verbale dei contradaioli della Lupa, nel corso della mossa, per il comportamento di Virgola al canape. "Il suo atteggiamento è stato interpretato come di ostacolo. In realtà, ho parlato a lungo con Andrea, il cavallo dopo 15 minuti è diventato difficilmente gestibile. La partenza richiamata è stata dovuta all’impennata di Zenis che ha portato su il canape. Ciò ha reso difficile il rapporto con chi aveva accanto ma quando sono partiti non c’era alcun ostacolo, la Lupa ha fatto il suo Palio. Aveva abbondantemente spazio. Colgo l’occasione per fare ad Antonio Mula gli auguri di pronta guarigione. E per ribadire che abbiamo fatto il Palio per la Selva e senza la volontà di danneggiare nessun altro tanto che, quando è partito, c’era lo spazio perché potesse giocare al meglio le proprie chance". Il mossiere? "Riscuote la mia piena fiducia. Chiaro che restare fermi al canape dispiace a tutti ma penso che il suo modo di interpretare la mossa è stato condizionato da problematiche di calci alla mossa di alcuni cavalli. Nel briefing iniziale aveva avvertito che ci poteva essere la possibilità di partire quando la rincorsa era pronta e c’era un buon allineamento". Andrea Sanna sarà il nuovo Tittia? "Me lo auguro ma di strada ne deve fare molta. Lo vedo pronto per vincere il Palio, spero che lo faccia nella Selva, ma da qui a diventare Tittia bisogna crescere tanto anche nel lavoro a terra. Nel suo mestiere è bravo però ancora giovane. Ma se vince spero che lo faccia nella Selva".