
Per un senese è quasi imbarazzante scrivere ancora, dopo i molti interventi, della mostra di opere dell’arte medievale senese aperta...
Per un senese è quasi imbarazzante scrivere ancora, dopo i molti interventi, della mostra di opere dell’arte medievale senese aperta durante l’inverno al Metropolitan Museum di New York e passata in primavera alla National Gallery di Londra. Là sarà ancora possibile visitarla fino al 22 giugno.
La collaborazione tra i due grandi musei ha consentito di raccogliere opere anche di collezioni private finora inaccessibili. Risultato tra esperti e pubblico eccellente, come nei mesi newyorchesi. La mostra ha avuto una risonanza preziosa per la Siena entro un pubblico internazionale qualificato. Impossibile quantificare il collegamento causale del turismo a eventi come questo, che peraltro operano largamente e sui tempi lunghi.
Certo, sarebbe stata molto difficile ormai una iniziativa del genere per noi. Anche perché essa ha messo Siena alle origini dei grandi sviluppi artistici europei in modo mai così evidente prima. Non fu la Firenze di Cimabue, non fu il grande cantiere di Assisi come sempre si dice, ma la Siena degli anni intorno al 1300 con la sua inventività, con le sue creazioni anche tecniche che insegnò al futuro a dipingere.
A Siena dire quello che racconta questa mostra sarebbe stato interpretato come provinciale, quasi una autocelebrazione narcisistica. I raffinati fondi oro della pittura di Duccio segnarono una svolta profonda, staccandosi con l’umanità vivace delle proprie rappresentazioni dall’immobile maestà delle tavole bizantine e anticiparono il Rinascimento.
Duccio e Simone, i due Lorenzetti e, aggiungo perché meno ricordato, Tino di Camaino con le sue sculture perfette tra classiche e gotiche, segnarono una svolta eccezionale che la mostra valorizza pienamente.
Siena al tempo dei Nove, quelli di piazza del Campo e del Palazzo pubblico, è ricordata come città mercantile governata allora nei modi più partecipati a livello europeo e perciò si ricorda anche il palio. L’arte fiorisce in modo più evidente quando c’è libertà e sviluppo socio-economico, suggerisce la mostra.
Il libro pubblicato per la mostra è notevole per i suoi densi saggi, ma non ha le schede delle oltre cento opere esposte. In parte le opere esposte a New York e a Londra non sono le stesse e si sapeva. Ci sono you tube molto elaborati che suppliscono a ’Siena: the Rise of Painting’.