La laurea è donna Più studentesse all’Università

In Toscana il 50% delle ragazze prosegue gli studi all’università contro il 28% dei ragazzi. È il risultato dell’indagine condotta dall’Unione Province Italiane tra oltre 13 mila studenti di Arezzo, Pisa, Pistoia e Siena, presentata al convegno ‘La scuola del domani: le figure del tutor e del docente di orientamento’, all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Il report, inserito nell’ambito del progetto ‘G.I.F – Giovani. Inclusione. Futuro per la Toscana’, che visto coinvolte anche le province, l’Ufficio Scolastico regionale e l’ITS Energia e Ambiente, è stato costruito attraverso un questionario rivolto a studenti e studentesse delle classi dalla II alla V degli istituti superiori di secondo grado e ai referenti per l’orientamento, con l’obiettivo di comprendere i processi di scelta nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione e del post diploma. Tra gennaio e marzo 2023 hanno risposto, in forma anonima e su piattaforma web, 13.525 studenti e 746 referenti delle quattro province.

Tra i risultati più interessanti, a conclusione del periodo scolastico, il 37% degli studenti vorrebbe proseguire con un percorso universitario e di istruzione superiore, il 21% cercare subito lavoro, il 30% è indeciso. Si fa sentire la differenza di genere: vuole andare all’Università la metà delle studentesse contro il 28,31% degli studenti, pensa di cercare subito un lavoro il 13,23% delle studentesse contro il 33% dei maschi.

"Un progetto che ha tra gli obiettivi individuare percorsi e modalità di orientamento il più possibile efficaci, primo strumento per contrastare la dispersione scolastica - ha commentato il presidente Upi Toscana, Gianni Lorenzetti -. Risulta ancor più strategico nel quadro del Piano per l’orientamento del Ministero dell’Istruzione, l’istituzione dal prossimo anno scolastico delle figure del tutor e del docente orientatore per accompagnare gli studenti nella costruzione del loro futuro di studi o in campo professionale. Per avviare percorsi personalizzati e inclusivi è necessario prima di tutto comprendere come avvengono le scelte degli studi".

Andrea Talanti