PINO
Cronaca

Inutile il dialogo con i no Vax, bastano le leggi

Pino

Di Blasio

Ma la resistenza degli operatori sanitari contro i vaccini obbligatori non è certo l’unico fronte aperto tra la scienza e un presunto diritto di libertà di coscienza. E’ già rovente il dossier degli operatori scolastici che non vogliono vaccinarsi, di sindacati contrari al green pass nelle mense aziendali, di obiettori ai controlli sui mezzi pubblici, nei cinema e nei teatri, nei musei e nelle mostre e in qualunque spazio la certificazione vaccinale è necessaria per tutelare la salute di tutti.

Il mondo dei no Vax è composito, anche se la frangia rumorosa, quella che manifesta contro i giornali, che imbratta i centri vaccinali, che irride chi è in fila agli hub, rappresenta l’ala che trova sponde anche nella politica. Ricorsi come ’battaglie di civiltà’, obblighi negati perché "l’Italia non è uno Stato totalitario", disquisizioni scientifiche sulla "mancanza di garanzie sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini" sono le armi usate nei tribunali amministrativi e nelle piazze. Il tutto condito dalle farneticazioni complottiste di microchip installati nei nostri corpi, del virus scatenato da Bill Gates, dalla rete 5G e da Big Pharma, per controllare i cervelli della gente ignara. L’esistenza del cervello in chi sostiene queste tesi, però, resta tutta da dimostrare.

Non ha più senso ripetere le percentuali degli ospedali sui ricoverati in terapia intensiva che per il 99% sono non vaccinati. Né le storie di cronaca su giovani no vax e infermieri che infettano anziani fino alle estreme conseguenze. Parole che non scalfiscono il muro eretto dai resistenti e dagli obiettori della vaccinazione di massa. Che pretendono di girare tranquillamente, lavorare nelle scuole, nelle case di riposo, negli ospedali, negli uffici e nelle fabbriche, rivendicando la libertà costituzionale di scelta della cura. Non servono le frasi di Voltaire sulle loro libertà che finiscono quando inizia la nostra. Non si può parlare con chi non vuol sentire, l’unica strada è obbligare a farlo.