ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Nardella, sfida per le Europee: "Direttiva per le città d’arte. Mps resti centro decisionale"

Il sindaco di Firenze in corsa per un seggio a Strasburgo: "Siena torni protagonista insieme al suo territorio". Questa mattina in piazza Indipendenza arriva Elly Schlein.

Ieri il tour in città e provincia di Dario Nardella, sindaco di Firenze candidato alle Europee, questa mattina alle 9.45 in piazza Indipendenza la segretaria nazionale Elly Schlein, capolista alle elezioni dell’8 e 9 giugno e impegnata nella raccolta di firme per la proposta di legge popolare sul salario minimo. Il Pd lancia la volata verso l’appuntamento con le urne che coinvolgerà, in provincia, 29 Comuni per le amministrative, ma che sarà anche un test politico importante con il voto per Bruxelles e Strasburgo. Nardella, salutato in Piazza da dirigenti, candidati sindaci, militanti, ha affrontato alcuni dei temi dell’agenda: dal Monte dei Paschi al turismo nelle città d’arte, dal Biotecnopolo agli equilibri politici a sinistra.

Nardella, partiamo dal Monte dei Paschi: che futuro immagina per la banca?

"La Regione e il presidente Giani hanno fatto un grande lavoro per evitare soluzioni affrettate. Il Monte dei Paschi è e deve restare un centro bancario e decisionale per tutto il centro Italia, non può essere derogato tutto al nord".

Ma con l’uscita dello Stato cosa succederà?

"Quando si verificherà l’inevitabile arretramento, Mps deve restare un punto di riferimento territoriale per una macroregione che va ben oltre Siena e la Toscana. Serve un impegno corale perché il centro decisionale resti qui".

E per Siena, se sarà parlamentare europeo, cosa propone?

"Siena deve tornare a essere una delle grandi capitali europee, un obiettivo al quale non mi sembra che l’amministrazione stia lavorando. Siena ha invece tutte le carte per tornare protagonista con il valore aggiunto del suo territorio".

A quali settori pensa?

"Alla ricerca, con il Biotecnopolo obiettivo fondamentale, all’agricoltura, con la tutela dell’economia del settore e della filiera corta, al turismo. Su questo, se eletto proporrò una direttiva comunitaria per consentire agli enti locali di derogare alla disciplina della concorrenza , per tutelare il commercio tradizionale, il turismo sostenibile e ridurre il fenomeno degli affitti brevi".

Su quest’ultimo tema, sentito anche a Siena, a Firenze avete provato a muovervi: che sviluppi vi attendete?

"Abbiamo approvato la variante urbanistica per bloccare nuovi Airbnb in centro, siamo in attesa della sentenza del Tar sull’impugnazione, ma pronti a reagire a qualunque esito".

Ma come si difendono le città d’arte dal turismo di massa che lascia poca ricchezza?

"A Firenze ci siamo mossi per evitare la perdita di identità del centro, siamo stati la prima città italiana a varare un regolamento Unesco che impedisce l’aperture di determinati esercizi commerciali. Ma servirebbe una legge nazionale per consentire al sindaco di intervenire sulla pianificazione commerciale. Ed è imperdonabile l’inerzia del Governo Meloni e del ministro Santanchè, che non hanno fatto niente per tutelare le città d’arte e i centri storici".

Che banco di prova saranno queste elezioni per il Pd?

"Sono molto ottimista per il risultato del Pd a livello europeo e anche alle amministrative di Firenze, nonostante il grande numero di candidati che frammenterà il voto. Ma a noi interessa la sostanza, non i tatticismi: la stragrande maggioranza dei fiorentini è soddisfatta di quello che abbiamo fatto. Ora inaugureremo la tramvia che arriva a piazza San Marco, mentre il primo obiettivo della destra e di Schmidt è bloccare il più grande progetto di sviluppo infrastrutturale e di trasporto pubblico degli ultimi cento anni".