"In periferia pochi medici di famiglia"

"C’è un problema medici di medicina generale, soprattutto nelle aree periferiche", dice Simona Dei. direttore sanitario Asl Sud Est: la sanità territoriale soffre la mancanza di professionisti. E’ il problema cronico legato a Medicina, corso di laurea a numero chiuso, che non soddisfa le necessità della sanità e che con l’imbuto delle scuole di specializzazione lascia a piedi tanti, che sul territorio invece servono a coprire servizi primari. "Per ora abbiamo sopperito alla mancanza di medici di famiglia – ancora la Dei – con incarichi a tempo, che per alcune aree non hanno visto candidati; in alcuni casi abbiamo ampliato l’attività di medici già in convenzione; poi abbiamo coinvolto la continuità assistenziale; infine abbiamo chiesto alla Regione di utilizzare le Uca (ex Usca dei tempi Covid) e la formazione di giovani medici". "Il problema è nella programmazione universitaria, fra numeri chiusi e scuole. Le carenze sono soprattutto in alcune specialità – aggiunge il dg D’Urso –. I neolaureati scelgono specializzazioni più attrattive. Non si vuole lavorare in Pronto soccorso".