"Il voto più alto grazie alla Fisica"

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A bordo piscina insieme agli amici, Eugenio Pucci si gode l’estate che per lui è già iniziata. Riposo meritato per lo studente dei Licei Poliziani, indirizzo scientifico, che ha concluso la maturità il 19 giugno portando a casa il massimo dei voti, con tanto di lode. Un risultato arrivato dopo un percorso di studi durato cinque anni e che il Coronavirus avrebbe potuto rovinare, fargli passare la voglia di studiare, e invece per lui è stato un incentivo. "Lontano da tutto e da tutti, chiuso in casa, ho trovato rifugio nello studio – commenta lo studente modello – oltre alle buone letture e ai film, i libri di scuola sono stati miei fedeli compagni durante la quarantena".

Non sono mancate certo le difficoltà anche per chi, come lui, è sempre riuscito a mantenere costante il suo andamento scolastico. "Non tanto per le materie umanistiche, per le quali non c’è grande differenza tra la lezione frontale e la didattica a distanza, quanto per Matematica, Fisica e Scienze. In quel caso la mancanza della spiegazione alla lavagna, del fare gli esercizi davanti al professore e della correzione, ha richiesto un grande sforzo degli studenti". Un sforzo che Eugenio ha saputo gestire riuscendo a concludere il suo ultimo anno in bellezza, con una tesina il cui argomento suona complicato per orecchie poco allenate: la crisi della meccanica classica, le trasformazioni di Lorentz, lo sviluppo che hanno nella fisica del ’900 e l’utilizzo delle derivate all’interno di questo argomento. "E’ stato strano affrontare il giorno degli esami da solo, con tutte le precauzioni del caso – racconta -. Rompere il ghiaccio iniziale è stato più difficile in queste circostanze, ma poi è andato tutto liscio". Vedendo il voto, meglio di così non poteva andare. "Considerata la serenità provata, dopo mesi di studio, questi ultimi giorni sono sicuramente i più belli".

Teresa Scarcella