Il priore Brancadori conduce l’Istrice alla vittoria

La carriera è quella del 2 luglio 1914 e l’accoppiata Rancani-Storno di Menotti Busisi domina

Più di un secolo fa, il Palio fa sempre storia ed i ragazzi del 2023 lo devono sapere. L’Istrice arriva alla carriera del 2 luglio 1914, in giorni già in ansia per un nuovo conflitto bellico, senza un capitano. A tirare le fila in Camollia c’è il priore Angelo Brancadori. Del resto l’ultima vittoria è ancora fresca, lontana soltanto dodici mesi. Ma l’occasione è ghiotta visto che alla tratta l’Istrice si porta a casa il mitico Storno di Menotti Busisi. Nel caos dei quattro giorni, con infortuni e debuttanti montati quasi per caso, per Camollia è facile accaparrarsi la professionalità di Rancani. La mossa è altrettanto scontata: scatta bene subito l’Istrice assieme al Drago e all’Onda. La possibilità rivale per potenza del cavallo, la Torre, si attarda in modo irrimediabile e al resto ci pensa Moscone nell’Oca che fa buona guardia. Così per Rancani è una bella e salutare passeggiata per tre giri, con dietro Bubbolo nel Drago che gli fa da fedele angelo custode. L’Istrice va via felice con il drappellone dipinto da Vittorio Giunti, passando alla storia con una vittoria conquistata da tutto il seggio. Anni segnati dunque dal segno dei quattro colori mentre passa alla storia anche Menotti Busisi grande contradaiolo e altrettanto grande proprietario di cavalli vincenti.

Massimo Biliorsi