
Il telefono squilla ininterrottamente e la voce dell’operatore dall’altra parte non arriva mai. Un problema cronico per il Cup, il centro unico delle prenotazioni sanitarie, fra Asl e Azienda ospedaliera, di cui ci ritroviamo spesso a scrivere. Sempre le stesse segnalazioni, a denunciare un sistema che evidentemente non funziona.
Ma in questi ultimi tempi il problema è divenuto ancora più evidente: sono tanti i cittadini che segnalano l’impossibilità di contattare il servizio gestito dall’Asl. "Prima di tutto chiedo scusa per i disagi e le attese interminabili al telefono", conferma il direttore generale di Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso. "In effetti il Cup così come era strutturato in epoca pre-Covid non va bene. E non siamo ancora riusciti a renderlo più performante", prosegue il direttore, confermando anche l’incremento delle richieste in arrivo al Centro prenotazioni in coincidenza con la fase 2 Covid; quella in cui la sanità è chiamata a recuperare i tanti appuntamenti diagnostici e specialistici sospesi nella fase d’emergenza.
"Ora stiamo lavorando – annuncia il direttore D’Urso – per rendere il Cup capace di ricevere e accettare più prenotazioni e telefonate. Questo vale sia per il Cup fisico, le postazioni presenti nei vari presidi territoriali, che per quello telefonico. Pensiamo di intervenire sugli orari degli sportelli, che dovranno essere aperti tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8 alle 17 o 18. E poi di potenziare l’attività del Cup on line in modo tale che un maggior numero di operatori possa rispondere alle email in modo tempestivo".
Entra nel dettaglio il direttore amministrativo Francesco Ghelardi, secondo cui il nodo di oggi è frutto delle tante prestazioni non urgenti saltate nei tre mesi di emergenza: per questo e per avere un nuovo appuntamento tanti utenti stanno chiamando il Centro prenotazioni. "Questa Azienda eroga 35mila prestazioni ambulatoriali di diagnosi al mese e oggi abbiamo un grosso arretrato da recuperare. Questa è la causa del problema – dice il direttore amministrativo -. Stiamo potenziando e speriamo di riuscire a farlo già da questo fine settimana, gli orari di apertura dei front office dove sono gli sportelli e di aumentare anche i giorni di apertura . Questo vale anche per la sede di Pian d’Ovile a Siena".
L’intoppo attuale era in parte previsto, ma forse non in questi termini: "Ce lo aspettavamo - conferma Ghelardi –, ma non ci aspettavamo una ripartenza così immediata, con tante richieste. Va detto che di fronte alle nuove modalità di accesso e di effettuazione delle prestazioni ambulatoriali legate al necessario distanziamento sociale dettato ancora dal Covid, abbiamo dovuto rivedere i tempi di erogazione degli appuntamenti, con accessi distanziati nel tempo e prevedendo anche una durata più lunga di ogni appuntamento. Ora il suggerimento è di utilizzare anche un altro strumento disponibile per le prenotazioni, al di là degli sportelli e del Cup telefonico: abbiamo infatti 1.007 prestazioni prenotabili on line, sul sito di Asl, senza dover aspettare la risposta di un operatore dall’altra parte della cornetta. Detto questo potenzieremo sicuramente e da subito le modalità di prenotazione ai front office e telefoniche".
Paola Tomassoni