PINO DI BLASIO
Cronaca

"Il Comune non può dire solo no. Siena decida se vuole gli studenti"

Montanari, rettore della Stranieri: "Il sindaco Fabio vuole la seconda mensa. Troppi palazzi vuoti in centro"

"Il Comune non può dire solo no. Siena decida se vuole gli studenti"

"Il Comune non può dire solo no. Siena decida se vuole gli studenti"

Ci sarà anche il sindaco Nicoletta Fabio, assieme ai due rettori Roberto Di Pietra e Tomaso Montanari, all’incontro di domani sera alle 18 a Firenze con il presidente della Regione Eugenio Giani e i vertici dell’azienda regionale Diritto allo studio. Sul tavolo c’è la questione della seconda mensa universitaria, dopo la bocciatura del Comune sulla ristrutturazione di via Bandini. Ora si è aggiunta anche la querelle sullo studentato negato in via del Porrione. "Una vicenda pessima - fa notare da Siviglia il rettore dell’Università per Stranieri, Montanari -. Avevo chiesto all’assessorato al turismo di aiutarci, ma se il risultato è stato questo...."

Il no del Comune è legato al progetto dell’investitore di destinare lo studentato con 60 posti letto, ad albergo nei due mesi d’estate. Lo fanno ovunque, in Italia e in Europa. A Siena no.

"Non è possibile che dal Comune arrivino solo no su tutti i fronti, che le risposte siano veti. La città decida se vuole gli studenti universitari oppure no. Se non si può realizzare il progetto dello studentato in via del Porrione, lo si faccia altrove. Ma velocemente. Ogni volta c’è un pezzo di città che dice di no. Così non si va da nessuna parte".

Sembra che questa giunta non voglia gli studenti universitari e le strutture d’ateneo nella città murata.

"Il sindaco Nicoletta Fabio è dalla parte delle Università sulla seconda mensa. Ci sono tanti edifici vuoti, di varie proprietà, e studenti senza casa. Le due cose devono incontrarsi. Credo sia interesse del Comune evitare contenitori vuoti in centro e mettere tutti gli attori attorno al tavolo. Ne va del futuro di Siena. Ci sono palazzi ecclesiastici, demaniali, pubblici, abbandonati da troppo tempo. E, ribadisco, gli studenti non hanno case".

Cosa dirà al presidente Giani sulla mensa?

"Che ci vogliono due mense universitarie a Siena, con la seconda che deve essere aperta prima possibile. I 4 milioni e mezzo di euro stanziati per la ristrutturazione della mensa in via Bandini dovranno restare a Siena, essere destinati alla seconda mensa, con progetti alternativi".

La sua opinione sull’idea della mensa nell’area stazione?

"Nessuna opinione, non c’è una proposta ufficiale, solo un pour parler. Capisco che il rettore Di Pietra dica che è troppo lontano dal centro. E concordo sul fatto che la scelta della seconda mensa debba andare bene a entrambe le università".

Ci sarebbe il palazzo del Dsu in via Mascagni, splendido e sempre vuoto....

"Ho la sensazione che gli spazi alternativi ci siano. Quello che non vedo è la volontà di aprire la seconda mensa. L’epilogo di via Bandini è stato imbarazzante. Almeno i 4 milioni e mezzo messi a bilancio siano destinati a Siena, su questo siamo d’accordo tutti".

L’assessore all’urbanistica Michele Capitani preferisce non rispondere sul caso di via del Porrione. In sua difesa interviene Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Siena: "Considerariamo improprio tirare in ballo gli albergatori per presunti favori che sarebbero a monte della scelta dell’Amministrazione. Chi opera nel settore turistico è tenuto al rispetto di una molteplicità di norme che devono essere conosciute. Quanto alle scelte del Comune, è normale pensare che siano assunte nel rispetto della legge. Se qualcuno ha elementi per confutare questo, agisca di conseguenza, senza illazioni o insinuazioni di sorta. Come è già stato segnalato da La Nazione - conclude Rossella Lezzi - a Siena ci sono già 3 hotel in procedura fallimentare, per un totale di oltre 250 camere, più un paio di residenze d’epoca". Avallando, però, indirettamente, la giustificazione della bocciatura del progetto come un aiuto agli albergatori.