Ormai è diventata un’ovvietà: i social fanno parte della nostra vita, in particolare quando si parla della generazione z. Tutti, almeno una volta al giorno, aprono i propri account Facebook, Instagram, Tik Tok o X (Twitter) per condividere o prendere visione di stories, foto e pensieri. I social hanno cambiato il nostro modo di vivere e lo hanno cambiato anche nelle fatidiche 96 ore di Palio. Educare i giovani al giusto utilizzo dei social: è lo scopo che ha avuto l’evento di ieri, organizzato dalla Contrada della Tartuca nell’aula magna di giurisprudenza dell’università, in cui i contradaioli tra 15 e i 20 anni hanno avuto modo di parlare dell’argomento e di come i social media possono portare benefici alla nostra festa. A condurre l’incontro è stata la coppia di 96 ore di Palio, formata dal professor Duccio Balestracci e dall’influencer fiorentino WikiPedro, coadiuvati dal trio degli Armadilli di Siena News. "Insieme al professor Balestracci abbiamo voluto stimolare i ragazzi ad usare i social per promuovere nella giusta maniera il Palio - commenta WikiPedro -. Il mondo è in continua evoluzione e questi nuovi mezzi di comunicazione sono essenziali. Dunque, riuscire a portare il Palio in questo mondo può essere un enorme vantaggio per tutti". All’incontro erano presenti più di 300 persone, una ventina per ogni contrada, che hanno partecipato e dialogato con i protagonisti. "Si stima che un ragazzo tra i 15 e i 23 anni passi in media tre ore sui social – commenta Antonio Carapelli, priore della Tartuca -. Essendo il Palio un oggetto di discussione in queste piattaforme, abbiamo deciso di affrontare l’argomento e grazie ai protagonisti che hanno accompagnato l’evento, siamo riusciti a creare un dialogo, con la speranza che sia rimasto qualcosa ai giovani".
Pietro Federici