I due candidati paralleli del centrodestra

Domani Lega e Forza Italia, con i coordinatori regionali, pronti a supportare Montomoli. Giovedì i civici con De Mossi presentano Castagnini

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La settimana delle scelte finali si apre in casa centrodestra con due summit paralleli e divergenti. Foto emblematica delle tensioni tra le anime della maggioranza e della spaccatura tra i partiti e le liste civiche. Più che altro è un duello anche tra leader e candidati: il sindaco De Mossi contro l’onorevole Michelotti, Massimo Castagnini e Emanuele Montomoli, e poi le solite liti interne tra deputati e coordinatori nei vari partiti.

Alle elezioni comunali il centrodestra è al bivio. Lo dimostrano gli appuntamenti che attendono la coalizione per individuare il futuro candidato sindaco. Domani pomeriggio nella sede di Forza Italia in via dei Rossi si incontreranno i vertici locali del partito di Berlusconi e quelli della Lega. Stavolta ci saranno altre presenze di peso: Forza italia ha chiamato al tavolo la parlamentare Erica Mazzetti, vicecoordinatrice regionale, mentre la Lega ha invitato il commissario regionale Mario Lolini, assieme al vicesindaco Corsi, Salvini e Bianchini.

Per essere un incontro tra partiti, spicca l’assenza di Fratelli d’Italia, ma il motivo pare chiaro: F.I. e Lega, stanchi di una serie di ’fumate nere’ sul candidato sindaco, intendono decidere la linea per le amministrative. Con l’avallo dei rispettivi vertici. Né i dirigenti locali di Forza Italia né quelli della Lega, dopo la sfiducia al sindaco De Mossi, intendono assumersi la responsabilità di scelte future calate dall’alto da FdI e non condivise.

Sul tavolo ci saranno il nome di Emanuele Montomoli, candidato gradito al Carroccio, ma anche di Massimo Castagnini, sponsorizzato dalle liste civiche di centrodestra.

Il summit parallelo dei civici, il potenziale ’strappo’ finale, è in programma giovedì al NH Hotel. Oltre agli esponenti delle liste e agli ’ingredienti’ del ricciarello magico, sarà proprio De Mossi a lanciare il presidente di Sigerico, Castagnini, come candidato a sindaco.

Un annuncio di questa portata, fatto sei giorni prima dell’appuntamento, ha anche il retropensiero di voler concedere agli alleati di maggioranza il tempo per provare a ricucire e a convergere su un nome condiviso. Ma il dilemma, a questo punto, è tutto nelle mani del leader di Fratelli d’Italia: l’onorevole Francesco Michelotti. Forte di un consenso elettorale prevedibilmente più alto rispetto a Lega e Forza Italia, ma insufficiente da solo a conservare la guida del Comune, soprattutto se l’intera maggioranza non si presenterà unita, Michelotti con i dirigenti locali, Enrico Tucci in testa, dovrà tirare fuori un candidato che sia capace di vincere. Oppure scegliere uno dei due proposti dagli alleati, Montomoli o Castagnini.

Entrambi hanno controindicazioni per i meloniani senesi. Sia per chi li ha proposti e messi sul tavolo, sia per le caratteristiche e la loro storia individuale. In base agli esiti dell’incontro di domani tra Forza Italia e Lega si capirà se verrà mantenuta o meno l’unità del centrodestra, perchè a questo punto il rischio per Fratelli d’Italia è di trovarsi a correre in solitudine. Ad aggiungere ulteriore nervosismo nel centrodestra, alcuni rumors in merito alla richiesta di appuntamento da parte del sindaco Luigi De Mossi al parlamentare di FdI Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni. Un ’aggiramento’ per far pressione su Michelotti, che di Donzelli è amico di lunga data.