
VIOLENZA FISICA: è un tipo di violenza in cui la vittima subisce un comportamento violento da parte di un’altra persona, il bullo. La vittima tende a isolarsi e a sviluppare un carattere timido e chiuso. I casi di violenza fisica sono in aumento, per esempio una ragazza che conosciamo è stata vittima di violenza fisica all’età di sei anni perché aveva degli occhiali particolari. Un’altra nostra conoscente, ormai adulta, ci ha rivelato che quando aveva dodici anni, per difendere una sua compagna che veniva regolarmente presa in giro da tre ragazzini, con i quali faceva catechismo, un pomeriggio è stata fermata fuori, e percossa dagli stessi ragazzi, che poi sono scappati lasciandola a terra dolorante. VIOLENZA PSICOLOGICA: si intende una forma subdola di maltrattamento che ha un elemento in comune, un meccanismo di sopraffazione che nel tempo mina il valore personale, il senso di identità, la dignità e l’autostima della vittima. Nell’immaginario collettivo c’è l’idea che la violenza psicologica sia qualcosa di più ammissibile o comunque una violenza di gravità minore. E’ la violenza meno visibile perché non lascia segni sulla pelle, non solo per gli estranei, ma anche per chi la subisce, perché finisce con il percepirsi con gli occhi di chi violenta.